martedì 4 giugno 2019

Little Song di Meo Fusciuni Parfum


Little Song di Meo Fusciuni parfum.

"...Struggente.
Stridente.
Come un lamento solista di violino.
Nel silenzio più totale la sua voce dolente intona una piccola canzone accorata.
Sincera.
Un monologo musicale dove non si attendono risposte e non si cercano chiarimenti.
Un assolo odoroso che fluisce spontaneamente dopo essere stato a lungo imprigionato in una gabbia di succhi gastrici ribelli e silenzi perpetui.
Bisogna urlare, vomitare e violentare le proprie emozioni.
Perche se le persone se ne vanno, quelle restano.
Il rischio di autointossicazione è altissimo, cancrene emotive che come killer silenziosi ci corrodono l'anima giorno dopo giorno.
Spesso veniamo avvelenati dalle delusioni, ma se a volte non siamo noi ad essere tossina malvagia e contaminante, sempre possiamo divenire l'antidoto.
La cura per sanare le ferite siamo noi stessi.
E allora basta fermarsi un attimo.
Basta lasciare che il nostro corpo faccia confluire tutto il dolore verso l'esterno.
Che le vene spurghino da sole quella sostanza biancastra e letale chiamata amarezza.
La solitudine è un pregio che pochi riconoscono come tale.
In una monumentale solitudine è più facile comprendere e comunicare.
Lei tace e ci ascolta, mentre noi parliamo ed impariamo.
Una piccola canzone il cui testo di poche righe rimane subito in mente.
Per anni.
Di solito per sempre..."

Little Song si apre e le prime note sul simbolico pentagramma di Meo sono aromatiche grazie a Bergamotto, Zenzero e Pepe rosa.
Uno strimpellio che diventerà melodia piena e trascinante ma che esordisce come corda di chitarra saltata, un fragore metallico che costringe a fermarsi per smontare e rimontare la corda e riportarla in tensione.
È teso lo start di Little Song, la dolcezza agrumata del Bergamotto viene soppressa ed investita dalle spezie mentre le prime spirali di Tabacco iniziano ad avvolgere la testa, soffocandone da subito l'energia esperidata.

La dolcezza delicata dell'Olio di Rosa turca inzuppa la polvere di Caffe mentre la Liatride spande note basse di tabacco e fieno secco.
La Rosa annaspa, tenta di non affogare in queste acque scure e gorgoglianti di legni e muschi ma soccombe.
La sua profondità viene sommersa e a tratti riemerge in superficie, provata e consunta ma pur sempre dolce tra quella aridità intensa e voluta.
Lontana eppur vicina.

Tabacco, Vetiver Boubon grezzo e tagliente, Zibetto, Muschio, Salvia e ambrato Labdano.
Agrodolce finale di Little Song.
Una ballata malinconica, interpretata come uno scatto fotografico di quelli in bianco e nero.
Dove i non colori fanno risaltare i rivoli di fumo della sigaretta che brucia nel posacenere, già pieno di cadaveri spenti.
Dove il il caffè bollente sbuffa il suo vapore fragrante disegnando intrecci bizzarri dai contorni indecisi.
E dove le rose iniziano ad appassire in un vaso troppo grande, riempendosi di polvere.

Una piccola canzone sussurrata sotto voce, una nenia nostalgica dedicata ma le cui parole rimbalzeranno su un muro di Tabacco, Caffè e Rosa.
Tra spigoli e dolci rotondità Meo suona la sua piccola canzone terapeutica, ora con uno sguardo addolcito e consapevole.
Musichiere e musicista.
Gli occhi scuri si rivolgono verso un pubblico assente, verso le sedie vuote e fredde.
Non ha importanza.
La musica basta a se stessa e a chi la esegue.
Come la vita.

"Ha una sua solitudine lo spazio,
solitudine il mare
e solitudine la morte – eppure
tutte queste son folla
in confronto a quel punto più profondo,
segretezza polare,
che è un’anima al cospetto di se stessa:
infinità finita."
(Emily Dickinson)

www.meofusciuni.com Per scoprire tutte le Fragranze.

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