martedì 14 novembre 2017

Tango di Masque Milano


Tango di Masque Milano.

Un nuovo scenario, nuovi personaggi e su di essi maschere di sensuale pizzo nero a confondere i tratti del volto.

" Diego  e Juanita  buttarono giù l'ultimo sorso di rum e coca , e scesero in pista con passo sicuro, tenendosi per mano.
Amavano ballare e mentre ballavano si amavano ancora di più.
Le note di un tango argentino esplosero sensuali e potenti nella sala e iniziarono a danzare sinuosi.
Passi lenti e poi veloci, occhi negli occhi, le labbra vicinissime ma non abbastanza per toccarsi,respiri affannosi e piccole lacrime di sudore ad imperlare la schiena nuda di lei, e la fronte liscia di lui.
La musica incalzante li estraniava, era come se ci fossero solo loro in quella sala fumosa.
Si toccavano con gli occhi anche quando il ballo richiedeva distanza , si frugavano con mani invisibili ,si riempivano a vicenda.
Pura profanazione anche solo osservarli in quell'intimita' così esclusiva e solitaria.
Quei due facevano l'amore con gli occhi.
A ritmo di tango. " 


Tango di Masque Milano è sensualità liquida color dell'ambra.
Afrodisiaco elisir che ,passatemi il termine, attorciglia le budella.
Perché non saprei descrivere diversamente la sensazione di calore che arriva prima alle narici e poi al cervello.
Bergamotto, Pepe nero e Cardamomo in testa, un'apertura vivace e speziata.
Euforizzante, una scossa decisa che non ha paura di presentarsi con una stretta di mano vigorosa .
Evocazione di un ballo tanto conflittuale in certi movimenti quanto passionale in altri.
Pungente e con una punta canforata che diventerà calda , balsamica e legnosa,quasi dolce poi, ad anticipare l'impronta ambrata che caratterizza Tango.


Gelsomino sambac, Cumino nel cuore e l'ombra della Rosa damascena che frettolosa passa ma lascia tracce odorose di sé ridondanti.
Un cuore palpitante e carnale, dove le sfumature di Tango toccano corde quasi animaliche grazie all'accordo muschiato del Cumino , mentre il Gelsomino sputa i suoi sentori più cupi e indolici.
Una spolverata di Cannella agrodolce e corposa  e Patchouli umido.
Tango diventa fisico e intimo.
È pelle su pelle.
È linguaggio puramente corporeo,dove le parole sono superflue.
Un nucleo voluttuoso aggraziato però, dove Cecile Zarokian ha volutamente posato la sua mano di donna a livello olfattivo.
Una sfumatura che emerge solo se si ascolta con attenzione la musica silenziosa di questa Fragranza.
Perlomeno,questo è quel che ho percepito io.

Vaniglia, Fava Tonka e Benzoino nel drydown rendono Tango bruciante di accordi dolci.
Il Meliloto sprigiona effluvi di miele mentre il Cuoio allontana bruscamente l'idea di un finale gourmand e si trasforma in morbido camoscio da toccare,da stropicciare,da accarezzare.
Ecco,siamo arrivati all'ultima figura.
Il casquet chiude con spettacolare eleganza Tango.

" La pista si svuotò velocemente, solo Diego e Juanita non  si accorsero che la musica aveva smesso di suonare.
Immobili.
Lei con la schiena inarcata fino a terra e lui a sostenerle la schiena con presa salda.
In quella melodia triste avevano trovato la loro innarrestabile  serenità. " 

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sabato 4 novembre 2017

Volubilis di Bruno Acampora

Volubilis di Bruno Acampora Profumi.

L'aria è tersa questa mattina  e bisogna sfregarsi le mani per scaldarle.
Non potevo che  indossare Volubilis.
Pizzica,esplode e solletica.

È friccichio verde smeraldo che  scoppietta.

È il grembiulaccio di un pittore chiazzato di verde,di rosa,di viola e arancio.


La vivacità della Menta e del Pepe rosa stimolano le narici con accordi pungenti,  freschissimi e aromatici.
E quando incontrano i fiori opulenti Volubilis assume una sfumatura quasi mielata.
Ancor prima è erba fresca appena tagliata che nel drydown diverrà anche paglia lasciata essiccare al sole.
Una manciata di caramelle gommose alla menta,ricoperte di zucchero scricchiolante.

Un sacchetto ricamato dalla nonna di palline canforate e candide.




È guancia  sbarbata da un giorno e morbida mano di donna.

Androgino in tutta la sua evoluzione,Volubilis è come se giocasse a campana tra note maschili e note femminili.
A zoppo galletto tra accenti aromatici,balsamici,fioriti e legnosi.
Si ammorbidisce e si arrotonda.
Rimane intatta la sua freschezza ma acquista pienezza quando con passo silenzioso compaiono le note finali di Ambra,Vaniglia, Muschio e Patchouli.
Allora diventa corposo e denso.
Sprigiona sentori più oscuri, di radici e di terra e di fieno bagnato.
Smette di giocare perché è stanco.

E si sistema comodo comodo sulla pelle.
Si muove e si rotola  fino a trovare la posizione preferita.
E si addormenta in un giaciglio muschiato e terroso color carne.

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venerdì 3 novembre 2017

L'Attesa di Masque Milano

L'Attesa di Masque Milano.

" ...Margot scese stancamente dal palco.
Aveva cantato bene,ma non benissimo.
La voce non era più potente come un tempo e i tanti bicchieri e le troppe sigarette gliel'avevano trasformata in un rauco e graffiante ululato.
Cantava ancora bene,ma non benissimo.
Avvolta nell'abito a sottoveste color ciclamino si accomodò nell'unico tavolo vuoto,e attese che Marcel, barman ormai anziano e vecchio confidente,le servisse il primo, ma non l'unico, calice di champagne.

Lo aveva aspettato come ogni sera,forse più per abitudine che per altro.
Sapeva Margot che non sarebbe arrivato,lo sapeva ma continuava ad aspettarlo.
Prima di ogni spettacolo, mescolava nel camerino polveroso preghiere e profumo all'Iris.
Pregava di vederlo arrivare,pregava che la porta di entrata si rimpicciolisse grazie alle sue spalle larghe e al  torace ampio vestito di  cuoio invecchiato .

Margot osservava la propria immagine riflessa nello specchio e si immaginava due.
E non una.
Immaginava il braccio di lui a cingerle la vita con presa salda a dire "sei mia,lo sei sempre stata".
La mano che con delicatezza le accarezzava i capelli, e la nuca e il collo.
Tremo' e chiuse gli occhi.
Prego' di non riaprirli mai più.
Pensò che aspettare qualcuno non sempre è bello.
L'attesa racchiude in sé molte emozioni e molte aspettative.
Le sue erano sempre state deluse.
Ma c'era un piacere nascosto nell'aspettare.
Un brivido quasi animale che le bucava lo stomaco.
Lunghi attimi in cui l'adrenalina era al di là dell'incontro stesso.

Una mano calda le toccò la spalla.
Non ebbe bisogno di aprire gli occhi.
L'odore del cuoio e del Sandalo le investirono le narici con tale potenza che sapeva chi era.
Non aprì gli occhi.
Non ancora.
Voleva gustarsi il momento in cui la lunga attesa era finalmente terminata. "

Bergamotto,Neroli e Champagne per uno start  luminoso ma senza la tipica effervescenza degli agrumi,dono dell'Uva e dei suoi accenti fruttati.
Un cuore fiorito e ricco, ma anche noir e polveroso , dove il nobile Iris e la carnale Tuberosa creano un bouquet  quasi cipriato.
L'Iris diviene sempre più protagonista,
ed i suoi incalzanti  effluvi evocano lo scombussolio emotivo che scuote chi attende qualcosa. O qualcuno.
Cuoio e Sandalo Mysore creano un contrasto meraviglioso con i loro accordi legnosi ma morbidi.
Il Sandalo a parer mio,incarna lo sciogliersi della tensione che scaturisce dall'attesa.
Il legno dolce per eccellenza, che distende e avvolge con il suo aroma caldo e confortevole.
Raffinatissima questa Fragranza, silenziosa nei modi tanto sono garbati, nonostante la ricchezza olfattiva dei Fiori utilizzati.
D'altronde...
L’attesa del piacere è essa stessa un piacere.
(Gotthold Ephraim Lessing)



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lunedì 30 ottobre 2017

Malia di Nobile Profumeria Artistica 1942


Nonostante la Profumeria Artistica abbia svariate Fragranze ideali per evocare la misteriosa magia della notte di  Ognissanti, per me un solo Profumo ne è incarnazione perfetta ed è Malia di Nobile Profumeria Artistica.
Creata da quell'uomo bello come Giancarlo Giannini da ragazzo, con modi educati oltre il tempo e una mano magistrale nel saper creare Profumi il cui nome è Antonio Alessandria.

Malia.
Me ne sono innamorata all'istante e ancora lo sono.

Malia è Circe, Grimilde, Mary Poppins e Trilly.
Morgana avvolta nella nebbia e Strega Bianca del Nord.
È tutte le donne di Salem e le tre Fate della Bella addormentata nel bosco.
È fruscio di ali e fasci di saggina che sfrecciano nel cielo.
Intrugli letali e unguenti miracolosi.
È e non è.
Inizia dove il visibile diventa invisibile.
Gatti neri, rospi innamorati e cavalli parlanti.
Malia canta la sua nenia di notte, con voce sensuale ed arrochita.
Potrai scegliere di ignorarne i sussurri o potrai ascoltarla fino alla fine.
Anatema olfattivo scagliato con potenza dal quale sarà impossibile liberarsi.


Pericoloso velluto nero Malia, dove la Maggiorana apre le danze del sabba.
Narcotica, quasi anestetizzante. destabilizzante e allucinogena.
Uno start che profuma di folgore incalzante e che diverrà incantesimo d'amore.
Mandarino frizzante, Osmanto e Bacche di  Pepe rosa creano accordi fioriti ma incrostati di echi balsamici  mentre i Fiori di Tabacco le donano una fumosità appena percettibile.
Rosa nel cuore ad ingentilire e Pepe nero a vivacizzare un cuore malizioso e conturbante.

Vetiver, Patchouli e  Muschio a ricordare il bosco e le sue erbe incantate, i funghi mortali e lo Stregatto accoccolato su un ramo.
Malia è Malia.
Non si spiega e non si racconta.

Un’idea si può trasformare in polvere o magia, a seconda di come il talento la strofina.
(William Bernbach)

Ecco, il talento di Alessandria ha trasformato questo Profumo in magia.

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lunedì 23 ottobre 2017

Time Square di Masque Milano

Time Square di Masque Milano.


Anni cinquanta.
 O magari ottanta.
È giorno, forse notte.
Riecheggia il ticchettio nervoso e metodico,tipico di chi sta aspettando.
Un vecchio paio di scarpe da charleston, consunte e ricoperte di pagliuzze dorate.
Sembrano quelle di Dorothy, tocco rosso fuoco che colora il mondo di Oz, però a salire con lo sguardo qualcosa non quadra. Un paio di lunghe gambe fasciate in calze a rete scadenti e più su shorts in pelle.
Altrettanto consunti.
Una sigaretta che rimane incastrata tra le labbra appiccicose di lucidalabbra e nell'aria un intenso e soffocante profumo di violetta.
Lei aspetta qualcuno che voglia comprare il suo corpo e il suo tempo.
Con le mani ancora unte e odorose di pollo fritto batte un ritmo tutto suo,ingannando un tempo che non passa mai.
Stella decadente che rifulge su un selciato-palcoscenico  costellato di chewing gums spiaccicate alla fragola,fiumi dorati di urina, volantini di chiese metodiste e barboni addormentati e ubriachi.
Un nitido odore di sesso le aleggia intorno e si mescola con il profumo di Violetta e con quello delle gomme dei taxi che frenano improvvise e stizzose sulla Quinta.
Solo per quel profumo la tariffa meriterebbe di essere raddoppiata.

Time Square di Masque e la visione che potente è emersa in me.
Accordo di rossetto,Violetta e Rosa.
Una nocciola ripassata in padella, tostata e croccante.
Osmanto e Tuberosa nel cuore e a toccare il cuore, con le loro note sconvolgenti e carnali.
Soavi,romantiche e innocenti fino a irretire i sensi.
Polpose e palpabili.
Il Sandalo,il Legno di Guaiaco e lo Storace smorzano questi accordi così violenti, ammorbidendoli e rendendo Time Square più delicato e fragile, un drydown che si impolvera di fine talco .
Un finale meno urlato .
Sussurro di dolcezza, come se l'ultimo cliente avesse donato una carezza inaspettata alla nostra protagonista.
Inattesa ma intima .

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venerdì 1 settembre 2017

Paloma y Raices di Homoelegans

Oggi vi racconto Paloma y Raices di Homoelegans.

Questa Fragranza è un tributo a Frida Kalho.


Frida e i suoi colori.
Frida e i suoi dolori.
Frida la rivoluzionaria,la Pasionaria,la pittrice,la moglie e l'amante.
Frida che con il corpo e l'anima martoriata iniziò a dipingere se stessa.
Frida del Messico e per il Messico.
Paloma y Raices evoca lo spirito di questa grande donna attraverso note forti e sensuali.
Il Tabacco e la Tuberosa ,la Menta Piperita e il Mamey,ovvero la carnosa Albicocca caraibica e ancora l'Uva e il cremoso quanto esotico Ylang-Ylang.
Impossibile non pensare alle opere di Frida, ricche di elementi cari alla sua terra,a ricordare i vivaci colori che riempiono le strade e le pareti del Messico.
Frida con le sue scimmie e i suoi pappagalli.
Le sue rose color porpora che sembrano boccioli insanguinati tra il nero corvino e lucido della folta chioma.

Frida che sprezzante fuma il sigaro,sollevando maliziosamente le note sopracciglia folte e  frastagliate.
Il Tabacco è la nota che percepisco maggiormente all'inizio.
Le sue spirali fumose esaltano ogni altro accordo di Paloma y Raices, 
Rendono la Tuberosa oscura.
Silenziosamente in agguato è pronta a balzare fuori dai cespugli per carpirti.
Ha occhi ferini e artigli affilati,una Tuberosa che graffia e morde.
Ma che non riesce a nascondere la sua natura ipnotica e ammaliatrice.
 Potente quando con passo sinuoso emerge in tutta la sua commovente bellezza sotterranea.
 La cortina fumosa continua il suo gioco,avviluppando la frutta succosa e inaspettato arriva il sentore di liquirizia.
Illusionismo puro e magistrale, poiché questa nota è assente in Paloma y Raices.
Non c’è testa,ne cuore ne fondo.
È come un autoritratto di Frida, tutti gli elementi aggiuntivi sono intorno e dentro di lei.
Le si fondono intorno con una naturalezza inquietante.
A parte lo start,che per pochi minuti è erbaceo ,quasi amarognolo,verde come le foreste tropicali .
Mi piace pensare che questa punta amara sia l'incarnazione dell'incidente devastante che le causò enormi sofferenze fino alla fine dei suoi giorni.
Il punto in cui Frida iniziò a diventare il mito che conosciamo.
Come se ti trovassi davanti ad un sipario di foglie fittissime e all'improvviso si aprisse,catapultandoti nel mondo latino e surreale di Frida
.
Un momento di sconcerto olfattivo e poi l'anima palpitante della Fragranza.

La polvere rossastra del deserto,le gonne a balze candide e imponenti,i gaucho ricoperti di pelle che sputano tabacco . 
Tortillas sfrigolanti e chili sugoso che cola dalle dita,accompagnate da tazze di caffè nero e bollente.
Aria densa di polvere da sparo e di gomma bruciata .

E ancora la dolcezza della Vaniglia e della Fava Tonka, poco zuccherine ,ben lontane dalla stucchevolezza  che spesso le vede protagoniste.
Piuttosto crude e pure,ambigue nella loro sensualità, proprio come lo era Frida.
Una spolverata di Caffè enfatizza il Tabacco e mescola di nuovo le carte in tavola.
I Balsami del Tolu e del Perù creano anfratti profondi e aromatici in cui è piacevole cadere e donano tridimensionalità a questa Fragranza speciale.

La vita di Fridha Kalho fu tanto dolce quanto amara.
I graffi guarirono dal suo corpo ma rimasero nella sua anima, diventando radici nodose e asfissianti.
Fuori Colomba e dentro corvo.




Per avere maggiori info www.homoelegans.com

Musc Gold di Bruno Acampora





Oggi il buongiorno è con Musc Gold di Bruno Acampora Profumi .

Se fosse un film sarebbe sicuramente Lolita.

Se fosse un animale sarebbe una giovane cerva
dagli occhi languidi e dal manto di velluto.

Se fosse un colore sarebbe Rosa confetto.

Se fosse un'emozione sarebbe la tenerezza.

Se fosse un indumento sarebbe una guepiere in seta finissima.

Musc Gold mi sorprende ogni volta che lo indosso con la sua innocenza sensuale.
Muschio,resine,fiori e una spruzzata di Neroli per rendere Musc Gold più audace rispetto alla formulazione  tradizionale.
Caldo e luminoso, pulito da risultare perfino tagliente nella sua dolcezza asprigna.
Ambra e Vaniglia si fondono con la sensualità dirompente della Rosa,del Gelsomino e della Violetta.
Mentre i pungenti Chiodi di Garofano infondono energia e  calore e la mente solleticata da tale effluvio ripercorre giorni di festa lontani .

È abbraccio liquido.

È amore imbottigliato in ogni sua sfumatura.


Il Muschio delicato avvolge con un'eleganza ed una tenerezza che sconcertano, la sua trasparenza è accattivante ,attraente senza remore.
Ambrato a tratti e vicinissimo alla pelle , scandalosamente intimo.
Cristallino invece quando la freschezza agrumata del Neroli si insinua tra le note fiorite.
“Splendore di luce bianca”  secondo la lingua araba è l'antico significato etimologico di Neroli, ed è esattamente l'apporto olfattivo che i Fiori d'Arancio amaro danno a Musc Gold.
Ancora più puro .
Sandalo e Patchouli sono il drydown di questa Fragranza iconica.
Un finale sofisticato, dove accenti orientali aggiungono legnosita' a quel che fino ad ora è un trionfo di dolcezza.

Quel che rimane è una nuvola talcata, quasi fosse Campanellino a spargere nell'aria la sua polvere  magica composta da piccole stelle cadenti e in grado di far volare chiunque.

Ecco,io Bruno me lo immagino così quando ha creato Musc Gold.
Magico , innamorato dell'amore e pronto a far volare chiunque con il suo Profumo.

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lunedì 7 agosto 2017

Supergreen #7 di Coquillette Paris



Supergreen di Coquillete Paris è un'esplosione di vivacità verde.
Fragranza di per sé androgina,dove note mascoline si ammorbidiscono fino a diventare quasi femminili.
Un trionfo aromatico dove fiori,legni,spezie e muschi si intrecciano e si rincorrono con impressionante energia.
Sa di terreni boschivi umidi e male illuminati, grazie alla terrosita' del Geranio e del Vetyver,
per raggiungere poi  un'esperidata effervescenza con  Limone mescolato a Menta freschissima e a pungenti Chiodi di Garofano.
E su tutto il tocco gentile e soave della Rosa Damascena,presente e al contempo lontana.

Il cuore di Supergreen vira su note opulente e completamente diverse dallo start.
Ambra, Legno di Sandalo, Peonia e Zafferano.
Il verde brillante si stempera e assume sfumature più intime .
Abbassa la voce come se si fosse accorto di aver urlato troppo.
Fa un passo indietro,con eleganza.
Poi l’incenso ,che su di me sprigiona sentori lievemente affumicati.
Come quando in campagna i contadini incendiano cataste di legna,e l'aria diventa densa e greve e quando questo aroma ti arriva alle narici è ricordo ancestrale.

Passaggio di elementi olfattivi veloce e a cui bisogna prestare attenzione,dal momento che il drydown muta nuovamente.

Muschio di albero , Legno di cedro,Vetyver e Muschio bianco chiudono Supergreen con accordi boisee e umidi.
 L'iniziale verde accecante ha smorzato la sua luminosità per trasformarsi in un morbido verde salvia,elegante e maturo.
Lineare e decisamente in crescita.

Immaginate di vaporizzare Supergreen su una sciarpa di seta e di recarvi ad un appuntamento.
Al rientro la riponete con cura in un cassetto e dopo alcune settimane deciderete di portare alcuni capi in lavanderia ed estrarrete la sciarpa dal cassetto.
Profuma ancora,meno ma ancora.

Una scia lievemente talcata,dove l'ambra si è addormentata tra legni,fiori e steli di Vetyver.
Perché Supergreen si mostra nella sua acerba fanciullezza iniziale per poi soffermarsi sull’adolescenza ed i suoi turbamenti romantici.
Culminando nella maturità con toni più calmi e posati.
Una Fragranza che incarna le stagioni della vita.
Il suo susseguirsi in un girotondo colorato.

Di verde.



Per avere maggiori info www.coquiletteparis.com .

martedì 4 aprile 2017

Plein Jeu III-V di Sauf


Plein Jeu III-V di SAUF.

" ... E' una splendida giornata di primavera oggi.
Fuori.
Dentro di me invece c'è una coltre di nebbia fumosa che non si dirada. 
Ho bisogno di redenzione.
Non è vero che la dannazione sia solo scelta personale,spesso sono gli altri a renderti dannata l'anima.
Gli altri te la sporcano, ma sei tu a doverla ripulire dalle lordure subite.
Chiudo gli occhi, inspiro e attendo che le fumigazioni dell'Incenso mi purifichino.
Io sono l'eccezione.
Non attendo il perdono, io SONO il perdono."



Dimenticate la piramide olfattiva nella Trilogia di Sauf.
Non cercate di cogliere le note reali e la loro evoluzione nel tempo.
Semplicemente lasciatevi trasportare in questo universo parallelo dove spirito e materia si fondono, senza limiti e senza regole.

Plein Jeu III-V è Incenso ecclesiastico, di quelli che ti fanno prudere la gola quando ti investono le narici e che con il suo eco odoroso e grave, raggiunge le ultime file di panche in una chiesa umida e polverosa.
Ma possiede una leggerezza che rincuora, grazie alla freschezza del Limone, amplificata dallo Zenzero caldo e speziato.
Ambra che sussurra, ad evocare i peccati detti a bassa voce nel confessionale.
Preludio intimo all'assoluzione.
Cinque Ave Maria e Tre Padre Nostro.
La fronte si rilassa contro la feritoia misteriosa,la tonaca del prete che sa di Incenso e Sandalo.
L'aromatico Legno di Cedro, ricordo d'infanzia, quando a catechismo per noia smangiucchiavi la matita e nell'aria circostante si espandeva il leggero quanto familiare odore.
Gentile nell'esordio per diventare man mano più secco.
E ancora legno, ma stavolta più antico, nel confessionale.
Legno levigato da centinaia di ginocchia sbucciate,mani giunte e il grande sforzo di trovare trasgressioni degne di essere enunciate nei Dieci Comandamenti.
La Mimosa, delicata e leggermente dolce dona un che di etereo a Plein Jeau III-V , è a mio parere l'Osanna, il saluto finale, gioioso e allegro dei fedeli rivolto a Dio.
Profondità e chiarezza.luminosità che emerge con potenza incontrastata.
Due Fragranze in una Fragranza, esattamente come il registro dell'Organo a cui si ispira, varie file di canne che parlano contemporaneamente su una singola nota.




“L’amore è un tesoro così inestimabile che con esso puoi redimere tutto il mondo e riscattare non solo i tuoi peccati ma anche i peccati degli altri.”

- FËDOR MICHAJLOVIČ DOSTOEVSKIJ -

SOGGETTO
Vetyver, Legno di Cedro, Sandalo, Mousses

RISPOSTA E CONTROSOGGETTO
Gelsomino, Incenso resinoide, Ambra

CODA
Limone, Zenzero, Pepe nero, Mimosa Essenza

https://www.sauf.biz/ Per scoprir tutte le Fragranze.

Rosa Muscosa di Coquillette Paris

Oggi il buongiorno è con Rosa Muscosa di Coquillete Paris
Mi piace pensare che Rosa Muscosa sia la sorella minore di Tudor, una giovane Rosa-non Rosa ribelle ed indisciplinata che viene tenuta d'occhio dalla sorella più grande e che viene ricoperta di sguardi contriti ma segretamente divertiti.
In natura la Rosa Centifolia Muscosa è di per sè un outsider.
E' infatti l'unica a presentare la caratteristica di avere boccioli, sepali, calici e penduncoli ricoperti da una sorta di “muschio” profumato e dall'aroma balsamico.
Non è chiaro se voglia imbruttirsi, semplicemente proteggersi o schernire la sua condizione di Regina per nascita,
Quel che però è certo è che la nuova Fragranza di Coquillette Paris è irriverente.
La poesia della Rosa c'è tutta, ma il Geranio, così simile negli effluvi ma meno raffinato, la indurisce con i sui accenti terrosi ed umidi,spogliandola del romanticismo tipico di questo fiore e rendendola più cupa e noir.
Una bad girl che ti fa l'occhiolino e la linguaccia, per poi scappar via ridendo.
Pesca di velluto,Cassis e Mora creano un contrasto morbido e con le loro note fruttate fanno si che l'apertura sia frizzante.
Infatti i Frutti di Bosco selvatici riveleranno con la loro acidula e succosa natura, quella che sarà la vera anima di Rosa Muscosa.
La deliziosa fanciulla, inizierà a guardarti con occhi socchiusi e duri, oblique feritoie a cui non potrai sottrarti.
La parte più oscura e strafottente. 

Viola e Gelsomino la rendono di una femminilità consapevole e spavalda, la Rosa turca con il suo sottotono speziato anticipa il cambiamento e un legnoso Patchouli gioca attivamente con i fiori, facendo nascere un contrasto fondamentale.
Inizialmente il Patchouli con il suo aroma dolciastro e sensuale asseconda il bouquet fiorito per poi alzare il viso in gesto di sfida, quando i toni secchi e lignei prendono il sopravvento.
Ed ecco che emerge il messaggio potente, che io traduco con le parole di Anne Bronte: " Ma chi non osa afferrare la spina non dovrebbe mai desiderare la rosa.".
La Rosa non si esime dal mostrare la sua dirompente bellezza, ma cerca di preservare la propria incolumità attraverso le spine.
Se Tudor era una Rosa in rinascita ma sofferente, Rosa Muscosa è una Rosa che SA che la propria bellezza è ANCHE nell'avere le spine.
Ancora più preziosa sarà la mano che sanguinante e graffiata arriverà a coglierla.
E allora, solo allora smetterà di opporsi e accetterà la propria natura di Regina dei fiori, addolcendosi e lasciandosi addomesticare.
Ambra e Vaniglia chiudono Rosa Muscosa, unitamente a Note Balsamiche che evocano l'aroma del muschio che ricopre le parti verdi di questo fiore antico.
Un finale intimo e avvolgente.
Forse stavolta la Guerra delle Rose è davvero finita.
O forse chissà, è nata semplicemente una nuova e rara specie.

Era sbocciata la rosa
alla luce del mattino,
così rossa di tenero sangue
che la rugiada si scostava;
così accesa sullo stelo
che la brezza si bruciava.
E che alta! E come splende!
Era tutta sbocciata!
(Federico García Lorca)

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giovedì 30 marzo 2017

Nuit Noire di Mona di Orio



Nuit Noire di Mona di Orio.

Nuit Noire è un pò come la foto che ho scelto per questa review.
Devi guardare meglio per capire cosa è rappresentato.
E' uno specchio di una donna che fuma, con i capelli scarmigliati e probabilmente sdraiata su un letto.
Forse ha appena finito di fare l'amore,aggiungo io.
Nuit Noire si ispira ad una notte d'amore consumata a Tunisi, dove aliti floreali trasportati dalla brezza, si uniscono a spezie,resine e legni.
Ecco, vi ho raccontato questo capolavoro di Mona.
E invece no.
Nuit Noire ha una apertura, su di me almeno, sconvolgente e perchè no, sconfortante.
Gli indolici Fiori d'Arancio incontrano il Cardamomo,lo Zenzero e l'Arancia della Guinea.
Stridente l'incontro delle note, quasi sgradevole al naso. 


Sa di stalla e di pelo animale bagnato.
Di sesso torbido e consumato in fretta.
Di abbracci al veleno, di ansimi spasmodici e di piacere orgasmico.
Di sudore e di effluvi corporei ben più intimi.
Uno scoglio olfattivo che ho faticato a superare la prima volta che ho vaporizzato Nuit Noire sulla pelle.
Amo la traccia animalica nelle Fragranze, ma Mona si è spinta oltre, ha superato il confine per poi far virare Nuit Noire su ben altri orizzonti olfattivi.
Drastico il cambiamento tra testa e cuore, talmente drastico da farti pensare che non sia lo stesso Profumo.
Il fulcro di Nuit Noire diventa soave, cipriato come solo i grandi Profumi vintage sanno essere.
Dolce, di una dolcezza commovente.
Tenero di una tenerezza quasi materna.
Il riposo dopo l'amplesso crudo e veloce, le membra che si rilassano, il respiro che torna regolare, la bramosia soddisfatta.
Tuberosa, Sandalo, Cannella, Chiodi di Garofano, Cedro e Olibano ne sono il cuore,vibrante e con i battiti ancora accelerati.
Le spezie apportano calore alla prepotente e ipnotica Tuberosa, creando un jus conturbante quanto morbido.
Un cuore cremoso ma che risente della piccante luminosità dello Zenzero e degli Agrumi iniziali.
Il drydown è il degno finale di questa bizzarra quanto iconica Fragranza.
Ambra, Muschio animale, Cuoio e Fava Tonka chiudono Nuit Noire, ma è proprio il Cuoio a dare l'impronta ultima.
Un Cuoio vellutato, senza amarezza ne secchezza, piuttosto reso burroso dalla presenza di Ambra e di Fava Tonka.
Il saluto degli amanti, malinconico e posticipato il più possibile.
La promessa di un arrivederci ma con la consapevolezza che invece sarà un addio.
A me piace interpretare queste note di fondo così.
O forse no, forse si incontreranno di nuovo.
Mona se ne è andata prima di svelarci il finale.
http://monadiorio.com/ Per scoprire tutte le Fragranze.

Il marchio Mona di Orio è distribuito in esclusiva in da Campomarzio70.
http://www.campomarzio70.it/it/


martedì 28 marzo 2017

Camaheu di Maison Gabriella Chieffo


Oggi vi racconterò Camaheu di Maison Gabriella Chieffo.

- Lo senti ?
- Cosa ?
Il cammeo sussurra, credo sia la donna intrappolata nel suo interno a parlare.
- Hai paura?
- No.
- Tu non dovresti parlare, gli oggetti non parlano.
- Non se hanno un'anima e una storia da raccontare.
- Raccontami la tua allora. Come ti chiami ?
- Consapevolezza.

Credits di Neos19911
Camaheu in francese significa Cammeo .
La nascita di un Cammeo ha varie fasi, ma ritengo che la parte che maggiormente incarna questa Fragranza , a parer mio, è la scrostatura, ovvero l'abrasione della parte più esterna della conchiglia (o pietra) in modo da lasciare in superficie lo strato chiaro da incidere.
Denudarsi, rivelare ed accettare le proprie contusioni emotive, ammettere che le ferite dell'anima fanno male ma permettere loro che si trasformino in cicatrici, non in squarci aperti e ancora sanguinanti.
Perdonare, perdonarSi.
Camaheu è ancora una volta amarezza , grazie al Bergamotto e Pompelmo presenti nelle note di testa.
Accenti verdi ed freschi sprigionano dalle Foglie di Edera.
Altalenante come inizio, combattuto.
Il bergamotto apre il cuore con le sue note vivaci e frizzanti, ma il Pompelmo aspro ne smorza in parte la luminosità.

La romantica Edera inizia a farsi largo, il suo non soccombere, il non subire l'ombra ma anzi l'arrampicarsi verso l'alto per sopravvivere sarà il ponte verso il cuore fiorito di Camaheu.
La sopraffazione sostituirà la sopravvivenza.
Io mi rialzo,mi ribello,rinasco.
Leitmotiv che caratterizza con grande forza ogni Fragranza di Gabriella Chieffo.
Gelsomino e Rosa sono il cuore palpitante e vigoroso di Camaheu.
Intrise di dolcezza inebriante, stordiscono con la loro corposità olfattiva.
Quasi narcotiche le loro esalazioni sensualissime, eppure delicate e fragili.
Una donna in rinascita, che con una faticosa scrollata di spalle si libera della paura.
Fondente il drydown, fondente nel senso letterale del termine.
Camaheu si scioglie in un giaciglio morbidissimo e tiepido di Ambra,Muschio di quercia e Vaniglia.
E' il calore emanato dalla pelle a renderne il finale accogliente, a smussare le asperità iniziali.
L'ambra, che sinuosa e opulenta irretisce i sensi con languidi sospiri e carezze senza compromessi.
Una colata di pura e intima dolcezza, dove il familiare aroma del Muschio stabilisce la fine del viaggio e rassicurandosi bisbiglia a se stesso di essere finalmente arrivato a casa.
Ora sono, ora posso, ora sono io ad emergere e a decidere,questa sarà l'effige che caratterizzerà il Cammeo.
Questa sarà la parte che tutti vedranno e che indelebile rimarrà immutata nel tempo.
Io sono l'incisore.
Io disegno sulla superficie.
Io sono il soggetto da riprodurre.
- E' finita la tua storia?
- Si.
- Ed ora ?
- Liberami da questa trappola cesellata, da questo spazio angusto che mi rende inerme da troppo tempo.
- Sei pronta?
- Si.Ora si.
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giovedì 16 marzo 2017

Ragù di Maison Gabriella Chieffo


Oggi vi racconto Ragù di Maison Gabriella Chieffo.


"...Sono di Bologna e le donne di Bologna il Ragù ce l'hanno nel DNA. 
Sono cresciuta tra pentoloni di Ragù fumante e taglieri di legno con sopra sfoglie grandi come lenzuola. Ero bambina e volevo ovviamente partecipare a questa attività. Nonna mi ha sempre attribuito l'ingrato quanto noioso compito di preparare il soffritto,ovvero sminuzzare tutte le verdure. Tra occhi pieni di lacrime grazie alle cipolle e cerotti sulle dita, apprendevo l'antica arte del Ragù. "
Questo è un ricordo felice.
Ragù è un abbraccio caldo, almeno per me era così la prima volta che l'ho sentito.
Poi la vita mi ha fatto uno sgambetto non da poco.
Ed ora amo la sua parte più amara e pizzichevole.
Non so neanche se pizzichevole sia sul dizionario.
Ma rende l'idea.
Ragù all'inizio punzecchia.
Le spezie aromatiche investono le narici con schiettezza e vigore.
In principio era culla. Poi ha svelato il suo segreto recondito.
Qualcosa che piaceva e confortava, che cantava ninne nanne.
Poi il risveglio brusco.
L'amarezza di aver perso.
E quando si perde, si tende a sostituire.
I vuoti vanno riempiti.
Le lacune vanno colmate.
La cucina è un buon inizio.

Se in principio è quasi piccante all'olfatto, successivamente acquista una morbidezza commovente.
Il Pepe Rosa con il suo sentore quasi fruttato rende gli Agrumi meno amari, avvolgendoli in un abbraccio caldo ed avvolgente.
Insoliti gli accordi terrosi che fanno comparsate fugaci, regalo prezioso che i Legni presenti in Ragù sprigionano con lentezza.
Ma si sa, il Ragù richiede tempo, dedizione e cura e questa Fragranza ne ripercorre fedelmente i passaggi,le tempistiche e la passione .
Il Cuoio è soffice, quasi muschiato e se possibile conferisce ancora più pienezza, arrotondando il jus finale e facendo emergere sfaccettature erbacee nel drydown di Ragù.
E' complessa la sua evoluzione,Ragù è il freddo acciaio della pentola che man mano diventa incandescente sul fornello.
E' la magia dello sfrigolio delle spezie quando incontrano il calore e rilasciano tutto il loro aroma intrigante.
E' il pomodoro che trasforma la sua cruda veracità in vischioso condimento.
Gocce rosso sangue.Gocce di memoria.

'O rraù ca me piace a me
m' 'o ffaceva sulo mammà.
A che m'aggio spusato a te,
ne parlammo pè ne parlà.
Io nun sogno difficultuso;
ma luvàmell''a miezo st'uso.
Sì, va buono: cumme vuò tu.
Mò ce avèssem' appiccecà?
Tu che dice? Chest'è rraù?
E io m'a 'o mmagno pè m' 'o mangià...
M' 'a faje dicere na parola?
Chesta è carne c' 'a pummarola.
- Eduardo de Filippo -



Le note di testa sono Arancia, Bergamotto e Pepe Rosa; le note di cuore sono Pepe Nero, Noce Moscata, Chiodi di Garofano, Elemi, Cardamomo e Zafferano; le note di base sono Cuoio, Cedro, Legno di Cashmere, Patchouli, Olio di Cypriol o Nagarmotha, Muschio Animale, Cumino e Vaniglia.


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giovedì 23 febbraio 2017

Acquasala di Maison Gabriella Chieffo

Per comprendere Acquasala  di Maison Gabriella Chieffo ho dovuto immergermi  negli abissi e tornare.



Ed ora posso finalmente raccontare questa Fragranza.


Cosa sta facendo la donna ritratta nel quadro secondo voi ?
Sta per immergersi o sta emergendo dall'acqua ?
La risposta dipende dal punto di vista individuale, un pò  come il bicchiere che scegliamo se vedere mezzo pieno o mezzo vuoto.
Acquasala è un marino - floreale dove a note salate si sovrappongono la delicatezza dell'Iris, spezie pungenti ed amarognole e Incenso in volute sottili e fumose.
Lacrime,sudore e acqua di mare per ricordare che la nostra vita è  iniziata negli anfratti liquidi del grembo materno.
La  culla acquatica così  antica e comune ad ogni essere vivente e' lo start di Acquasala e ne evoca i gorgoglii e la fluidità.
Nonché  l'innocenza primordiale che troppo presto verrà  resa amara dai giocosi sgambetti  che l'esistenza e l'esistere comporteranno.
Il Carvi detto anche Cumino dei prati, l'aromatico e pungente Elemi unitamente a Pepe nero e Noce moscata rendono la limpidezza iniziale di Acquasala più  torbida e vischiosa.
Le acque si trasformano in fanghiglia speziata e calda, con accenni di terrosita' che saranno l'introduzione perfetta al cuore fiorito e balsamico .
Un cuore che profuma di sacralità  grazie alla ricchezza fumosa della Mirra e dell'Incenso ma che al contempo è  soffice giaciglio intensamente impregnato di Iris.
La morbidezza dell'utero  protettivo e il trauma intrinseco del suo abbandono.
Le note acquatiche perdurano per tutta l'evoluzione di Acquasala ma mutano la loro essenza.
Leggere e salmastre in superficie per poi divenire cupe e asciutte quando inizia la discesa verso i fondali degli abissi.
Il drydown rispecchia fedelmente la regressione di questo viaggio a ritroso dell'anima.
Patchouli,Cashmeran, Ambra,Muschio di Quercia e Musk ristabiliscono il contatto con la terra; sono la spinta vigorosa che ci ricondurra' verso la superficie.
Le note terrose  e Muschiate infondono forza e sicurezza, mentre il Cashmeran crea in lontananza una scia trasparente e umida che ricollega Acquasala al suo sciabordio iniziale.



" Mi sono tuffata nelle profondità dell'anima.
Senza sapere cosa e chi vi avrei trovato.
Quel silenzio così assoluto mi ha cullato.
E terrorizzato.
Fino a quando non ho capito che il silenzio non era fuori.
Ma dentro di me.
Allora ho inghiottito un sorso di acqua salata.
Mi bruciavano gli occhi e la gola era arsa.
Sale. Sale ovunque.
Cercavo la dolcezza in quell' insenatura salina e oscura.
Stupidità consapevole.
Sono uscita dall'acqua.
Ho scelto di non annegare. "












Piramide Olfattiva :

- Note di Testa : Neroli,Alghe Marine,Carvi,Elemi,Pepe nero,Noce moscata.

- Note di Cuore : Iris,Incenso,Mirra.

- Note dip Fondo : Patchouli, Cashmeran, Ambra, Muschio di Quercia,Musk.




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martedì 7 febbraio 2017

Scent of Bali di Ghost Nose parfums

Iniziamo questa settimana con un nuovo Brand, ovvero Ghost Nose parfums.
Il clima piovoso di ieri mi ha indispettito quindi oggi ho scelto di indossare l'esotico soffio profumato di Scent of Bali.


Scent of Bali  è  l'incarnazione perfetta di una vacanza in un'isola tropicale, con una Batida de Cocco tra le mani e un  cappello di paglia a proteggere il viso dai baci del sole.
Fruttata grazie alla Pesca e al Cocco,sensuale ed inebriante per la presenza di Gelsomino e Vaniglia e infine cremosa che solo l'ylang-ylang conferisce. Freschi Fiori d'Arancio ne mitigano la peculiare dolcezza, pur mantenendone intatto il conturbante esotismo.

Chiudo gli occhi e sento la sabbia ruvida che  graffia la pelle, l'odore salmastro del mare che si fonde con quello delle creme fragranti di Monoi .
Il profumo inconfondibile degli spiedini di frutta croccanti e ricoperti di bruno caramello.
Intrigante come una pioggia improvvisa e golosa come un cesto di Frutti carnosi e maturi.

In lontananza il riflesso della Gardenia, portatrice di sentori puliti e trasparenti e di benessere inspirabile.
Scent of Bali  consente un viaggio istantaneo, anche se solo "di naso", verso isole incontaminate e di un verde sgargiante , dove i profumi si mescolano con naturalezza alla pelle abbronzata e agli occhi socchiusi dallo stordimento dei sensi.
Un abbraccio caldo ed allegro per assentarsi dal grigiore dell'inverno e un tuffo nelle acque cristalline per rinfrescarsi nella calura estiva.
Una Fragranza senza tempo e senza stagione , pura solarità  imbottigliata.



Piramide Olfattiva :
- Note di Testa : Note Verdi,Pesca.
- Note di Cuore : Fiori di Arancio, Gelsomino, Rosa, Ylang-ylang, Cocco.
- Note di Fondo :  Muschio, Vaniglia, Toffee.

Per qualsiasi informazione, potete contattare Ghost Nose parfums attraverso la pagina Facebook .

sabato 4 febbraio 2017

Lye di Maison Gabriella Chieffo

Lye di Maison Gabriella Chieffo.




" 30 anni fa.Ciociaria.
Il vecchio lavatoio in marmo. La brusca e la liscivia.
E poco distante il pozzo con l'acqua limpida.
I panni stesi al sole e le galline che scorazzano nel prato.
La catasta di legna appena più in là.
Le pannocchie raccolte dal campo e cotte sotto la brace del camino.
A volte non serve la macchina del tempo.
A volte basta un Profumo.
Nostalgia di una spensieratezza finita troppo presto.
Un sorriso a fior di labbra al ricordo e gli occhi ricoperti di un velo malinconico."

Fuoco cenere ed acqua per produrre la liscivia, antico rimedio utilizzato per lavare il bucato e che ha ispirato questa Fragranza.
Fuoco cenere ed acqua, elementi liturgici di grande importanza che ritroveremo nel significato più profondo di Lye.
La purificazione spirituale, la conversione dei peccati e il potere del fuoco che annienta le tenebre.
Questa associazione è  puramente personale e dovuta alle sensazioni che ho provato quando dopo un'apertura agrumata, vivace e luminosa, ha iniziato a sollevarsi la spirale fumosa dell'Incenso.
Incenso esplicitamente ecclesiastico, che però  diventerà  meno siderale grazie alla morbidezza dell'Iris e alla dolcezza del Cuoio. Un cuore leggermente cipriato, dall'inflessione calorosa e rotonda.
Patchouli  e Mirra dolce creano un drydown balsamico e legnoso al contempo, con esalazioni leggiadre e fugacissime che alle mie narici ricordano sentori fruttati.
Ambivalenti le emozioni che suscita, destabilizzante nel suo limpidore tagliente.
Riporta a tempi innocenti e senza lordure. A risate argentine e occhi grandi e stupiti che iniziavano ad affacciarsi su quella immensa finestra chiamata vita.
Ricordo.
Ricordo mia nonna e la sua crocchia di capelli neri con qualche filo color della cenere che le usciva dal fazzoletto nero che portava in testa.
Le sue mani rugose  e baciate dal tempo che sfregavano con forza i panni lasciati ammollo tutta la notte nella liscivia.
E i suoi stornelli ciociari cantati mentre olio di gomito e spruzzi d'acqua riempivano quel momento solo nostro.

Ecco, prendete un ricordo simile al mio, infilate il naso in quel profumo pulito di biancheria quasi inamidata ,inspessita ed asciugata al sole.
Ritrovate la vostra innocenza bambina e fate in modo che stringa la mano alla vostra irrequietezza adulta, all'oblio che è  sceso come nebbia densa sui vostri ricordi felici.
Fategli far pace.
E troverete Lye.

Piramide Olfattiva :

- Note di Testa : Bergamotto di Calabria, Limone Italiano, Incenso.
- Note di Cuore : Iris , Cuoio.
- Note di Fondo : Patchouli, Opoponax.


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Tuberosis di Laboratorio Olfattivo

Tuberosis di Laboratorio Olfattivo. Tuberosis appartiene alla Masters' Collection e nasce per mano del Maitre Parfumeur Jean-Claud...