Tango di Masque Milano.
Un nuovo scenario, nuovi personaggi e su di essi maschere di sensuale pizzo nero a confondere i tratti del volto.
" Diego e Juanita buttarono giù l'ultimo sorso di rum e coca , e scesero in pista con passo sicuro, tenendosi per mano.
Amavano ballare e mentre ballavano si amavano ancora di più.
Le note di un tango argentino esplosero sensuali e potenti nella sala e iniziarono a danzare sinuosi.
Passi lenti e poi veloci, occhi negli occhi, le labbra vicinissime ma non abbastanza per toccarsi,respiri affannosi e piccole lacrime di sudore ad imperlare la schiena nuda di lei, e la fronte liscia di lui.
La musica incalzante li estraniava, era come se ci fossero solo loro in quella sala fumosa.
Si toccavano con gli occhi anche quando il ballo richiedeva distanza , si frugavano con mani invisibili ,si riempivano a vicenda.
Pura profanazione anche solo osservarli in quell'intimita' così esclusiva e solitaria.
Quei due facevano l'amore con gli occhi.
A ritmo di tango. "
Tango di Masque Milano è sensualità liquida color dell'ambra.
Afrodisiaco elisir che ,passatemi il termine, attorciglia le budella.
Perché non saprei descrivere diversamente la sensazione di calore che arriva prima alle narici e poi al cervello.
Bergamotto, Pepe nero e Cardamomo in testa, un'apertura vivace e speziata.
Euforizzante, una scossa decisa che non ha paura di presentarsi con una stretta di mano vigorosa .
Evocazione di un ballo tanto conflittuale in certi movimenti quanto passionale in altri.
Pungente e con una punta canforata che diventerà calda , balsamica e legnosa,quasi dolce poi, ad anticipare l'impronta ambrata che caratterizza Tango.
Gelsomino sambac, Cumino nel cuore e l'ombra della Rosa damascena che frettolosa passa ma lascia tracce odorose di sé ridondanti.
Gelsomino sambac, Cumino nel cuore e l'ombra della Rosa damascena che frettolosa passa ma lascia tracce odorose di sé ridondanti.
Un cuore palpitante e carnale, dove le sfumature di Tango toccano corde quasi animaliche grazie all'accordo muschiato del Cumino , mentre il Gelsomino sputa i suoi sentori più cupi e indolici.
Una spolverata di Cannella agrodolce e corposa e Patchouli umido.
Tango diventa fisico e intimo.
È pelle su pelle.
È linguaggio puramente corporeo,dove le parole sono superflue.
Un nucleo voluttuoso aggraziato però, dove Cecile Zarokian ha volutamente posato la sua mano di donna a livello olfattivo.
Una sfumatura che emerge solo se si ascolta con attenzione la musica silenziosa di questa Fragranza.
Perlomeno,questo è quel che ho percepito io.
Vaniglia, Fava Tonka e Benzoino nel drydown rendono Tango bruciante di accordi dolci.
Il Meliloto sprigiona effluvi di miele mentre il Cuoio allontana bruscamente l'idea di un finale gourmand e si trasforma in morbido camoscio da toccare,da stropicciare,da accarezzare.
Ecco,siamo arrivati all'ultima figura.
Il casquet chiude con spettacolare eleganza Tango.
" La pista si svuotò velocemente, solo Diego e Juanita non si accorsero che la musica aveva smesso di suonare.
Immobili.
Lei con la schiena inarcata fino a terra e lui a sostenerle la schiena con presa salda.
In quella melodia triste avevano trovato la loro innarrestabile serenità. "
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