martedì 4 aprile 2017

Plein Jeu III-V di Sauf


Plein Jeu III-V di SAUF.

" ... E' una splendida giornata di primavera oggi.
Fuori.
Dentro di me invece c'è una coltre di nebbia fumosa che non si dirada. 
Ho bisogno di redenzione.
Non è vero che la dannazione sia solo scelta personale,spesso sono gli altri a renderti dannata l'anima.
Gli altri te la sporcano, ma sei tu a doverla ripulire dalle lordure subite.
Chiudo gli occhi, inspiro e attendo che le fumigazioni dell'Incenso mi purifichino.
Io sono l'eccezione.
Non attendo il perdono, io SONO il perdono."



Dimenticate la piramide olfattiva nella Trilogia di Sauf.
Non cercate di cogliere le note reali e la loro evoluzione nel tempo.
Semplicemente lasciatevi trasportare in questo universo parallelo dove spirito e materia si fondono, senza limiti e senza regole.

Plein Jeu III-V è Incenso ecclesiastico, di quelli che ti fanno prudere la gola quando ti investono le narici e che con il suo eco odoroso e grave, raggiunge le ultime file di panche in una chiesa umida e polverosa.
Ma possiede una leggerezza che rincuora, grazie alla freschezza del Limone, amplificata dallo Zenzero caldo e speziato.
Ambra che sussurra, ad evocare i peccati detti a bassa voce nel confessionale.
Preludio intimo all'assoluzione.
Cinque Ave Maria e Tre Padre Nostro.
La fronte si rilassa contro la feritoia misteriosa,la tonaca del prete che sa di Incenso e Sandalo.
L'aromatico Legno di Cedro, ricordo d'infanzia, quando a catechismo per noia smangiucchiavi la matita e nell'aria circostante si espandeva il leggero quanto familiare odore.
Gentile nell'esordio per diventare man mano più secco.
E ancora legno, ma stavolta più antico, nel confessionale.
Legno levigato da centinaia di ginocchia sbucciate,mani giunte e il grande sforzo di trovare trasgressioni degne di essere enunciate nei Dieci Comandamenti.
La Mimosa, delicata e leggermente dolce dona un che di etereo a Plein Jeau III-V , è a mio parere l'Osanna, il saluto finale, gioioso e allegro dei fedeli rivolto a Dio.
Profondità e chiarezza.luminosità che emerge con potenza incontrastata.
Due Fragranze in una Fragranza, esattamente come il registro dell'Organo a cui si ispira, varie file di canne che parlano contemporaneamente su una singola nota.




“L’amore è un tesoro così inestimabile che con esso puoi redimere tutto il mondo e riscattare non solo i tuoi peccati ma anche i peccati degli altri.”

- FËDOR MICHAJLOVIČ DOSTOEVSKIJ -

SOGGETTO
Vetyver, Legno di Cedro, Sandalo, Mousses

RISPOSTA E CONTROSOGGETTO
Gelsomino, Incenso resinoide, Ambra

CODA
Limone, Zenzero, Pepe nero, Mimosa Essenza

https://www.sauf.biz/ Per scoprir tutte le Fragranze.

Rosa Muscosa di Coquillette Paris

Oggi il buongiorno è con Rosa Muscosa di Coquillete Paris
Mi piace pensare che Rosa Muscosa sia la sorella minore di Tudor, una giovane Rosa-non Rosa ribelle ed indisciplinata che viene tenuta d'occhio dalla sorella più grande e che viene ricoperta di sguardi contriti ma segretamente divertiti.
In natura la Rosa Centifolia Muscosa è di per sè un outsider.
E' infatti l'unica a presentare la caratteristica di avere boccioli, sepali, calici e penduncoli ricoperti da una sorta di “muschio” profumato e dall'aroma balsamico.
Non è chiaro se voglia imbruttirsi, semplicemente proteggersi o schernire la sua condizione di Regina per nascita,
Quel che però è certo è che la nuova Fragranza di Coquillette Paris è irriverente.
La poesia della Rosa c'è tutta, ma il Geranio, così simile negli effluvi ma meno raffinato, la indurisce con i sui accenti terrosi ed umidi,spogliandola del romanticismo tipico di questo fiore e rendendola più cupa e noir.
Una bad girl che ti fa l'occhiolino e la linguaccia, per poi scappar via ridendo.
Pesca di velluto,Cassis e Mora creano un contrasto morbido e con le loro note fruttate fanno si che l'apertura sia frizzante.
Infatti i Frutti di Bosco selvatici riveleranno con la loro acidula e succosa natura, quella che sarà la vera anima di Rosa Muscosa.
La deliziosa fanciulla, inizierà a guardarti con occhi socchiusi e duri, oblique feritoie a cui non potrai sottrarti.
La parte più oscura e strafottente. 

Viola e Gelsomino la rendono di una femminilità consapevole e spavalda, la Rosa turca con il suo sottotono speziato anticipa il cambiamento e un legnoso Patchouli gioca attivamente con i fiori, facendo nascere un contrasto fondamentale.
Inizialmente il Patchouli con il suo aroma dolciastro e sensuale asseconda il bouquet fiorito per poi alzare il viso in gesto di sfida, quando i toni secchi e lignei prendono il sopravvento.
Ed ecco che emerge il messaggio potente, che io traduco con le parole di Anne Bronte: " Ma chi non osa afferrare la spina non dovrebbe mai desiderare la rosa.".
La Rosa non si esime dal mostrare la sua dirompente bellezza, ma cerca di preservare la propria incolumità attraverso le spine.
Se Tudor era una Rosa in rinascita ma sofferente, Rosa Muscosa è una Rosa che SA che la propria bellezza è ANCHE nell'avere le spine.
Ancora più preziosa sarà la mano che sanguinante e graffiata arriverà a coglierla.
E allora, solo allora smetterà di opporsi e accetterà la propria natura di Regina dei fiori, addolcendosi e lasciandosi addomesticare.
Ambra e Vaniglia chiudono Rosa Muscosa, unitamente a Note Balsamiche che evocano l'aroma del muschio che ricopre le parti verdi di questo fiore antico.
Un finale intimo e avvolgente.
Forse stavolta la Guerra delle Rose è davvero finita.
O forse chissà, è nata semplicemente una nuova e rara specie.

Era sbocciata la rosa
alla luce del mattino,
così rossa di tenero sangue
che la rugiada si scostava;
così accesa sullo stelo
che la brezza si bruciava.
E che alta! E come splende!
Era tutta sbocciata!
(Federico García Lorca)

www.coquiletteparis.com Per scoprire tutte le Fragranze.

Tuberosis di Laboratorio Olfattivo

Tuberosis di Laboratorio Olfattivo. Tuberosis appartiene alla Masters' Collection e nasce per mano del Maitre Parfumeur Jean-Claud...