giovedì 30 marzo 2017

Nuit Noire di Mona di Orio



Nuit Noire di Mona di Orio.

Nuit Noire è un pò come la foto che ho scelto per questa review.
Devi guardare meglio per capire cosa è rappresentato.
E' uno specchio di una donna che fuma, con i capelli scarmigliati e probabilmente sdraiata su un letto.
Forse ha appena finito di fare l'amore,aggiungo io.
Nuit Noire si ispira ad una notte d'amore consumata a Tunisi, dove aliti floreali trasportati dalla brezza, si uniscono a spezie,resine e legni.
Ecco, vi ho raccontato questo capolavoro di Mona.
E invece no.
Nuit Noire ha una apertura, su di me almeno, sconvolgente e perchè no, sconfortante.
Gli indolici Fiori d'Arancio incontrano il Cardamomo,lo Zenzero e l'Arancia della Guinea.
Stridente l'incontro delle note, quasi sgradevole al naso. 


Sa di stalla e di pelo animale bagnato.
Di sesso torbido e consumato in fretta.
Di abbracci al veleno, di ansimi spasmodici e di piacere orgasmico.
Di sudore e di effluvi corporei ben più intimi.
Uno scoglio olfattivo che ho faticato a superare la prima volta che ho vaporizzato Nuit Noire sulla pelle.
Amo la traccia animalica nelle Fragranze, ma Mona si è spinta oltre, ha superato il confine per poi far virare Nuit Noire su ben altri orizzonti olfattivi.
Drastico il cambiamento tra testa e cuore, talmente drastico da farti pensare che non sia lo stesso Profumo.
Il fulcro di Nuit Noire diventa soave, cipriato come solo i grandi Profumi vintage sanno essere.
Dolce, di una dolcezza commovente.
Tenero di una tenerezza quasi materna.
Il riposo dopo l'amplesso crudo e veloce, le membra che si rilassano, il respiro che torna regolare, la bramosia soddisfatta.
Tuberosa, Sandalo, Cannella, Chiodi di Garofano, Cedro e Olibano ne sono il cuore,vibrante e con i battiti ancora accelerati.
Le spezie apportano calore alla prepotente e ipnotica Tuberosa, creando un jus conturbante quanto morbido.
Un cuore cremoso ma che risente della piccante luminosità dello Zenzero e degli Agrumi iniziali.
Il drydown è il degno finale di questa bizzarra quanto iconica Fragranza.
Ambra, Muschio animale, Cuoio e Fava Tonka chiudono Nuit Noire, ma è proprio il Cuoio a dare l'impronta ultima.
Un Cuoio vellutato, senza amarezza ne secchezza, piuttosto reso burroso dalla presenza di Ambra e di Fava Tonka.
Il saluto degli amanti, malinconico e posticipato il più possibile.
La promessa di un arrivederci ma con la consapevolezza che invece sarà un addio.
A me piace interpretare queste note di fondo così.
O forse no, forse si incontreranno di nuovo.
Mona se ne è andata prima di svelarci il finale.
http://monadiorio.com/ Per scoprire tutte le Fragranze.

Il marchio Mona di Orio è distribuito in esclusiva in da Campomarzio70.
http://www.campomarzio70.it/it/


martedì 28 marzo 2017

Camaheu di Maison Gabriella Chieffo


Oggi vi racconterò Camaheu di Maison Gabriella Chieffo.

- Lo senti ?
- Cosa ?
Il cammeo sussurra, credo sia la donna intrappolata nel suo interno a parlare.
- Hai paura?
- No.
- Tu non dovresti parlare, gli oggetti non parlano.
- Non se hanno un'anima e una storia da raccontare.
- Raccontami la tua allora. Come ti chiami ?
- Consapevolezza.

Credits di Neos19911
Camaheu in francese significa Cammeo .
La nascita di un Cammeo ha varie fasi, ma ritengo che la parte che maggiormente incarna questa Fragranza , a parer mio, è la scrostatura, ovvero l'abrasione della parte più esterna della conchiglia (o pietra) in modo da lasciare in superficie lo strato chiaro da incidere.
Denudarsi, rivelare ed accettare le proprie contusioni emotive, ammettere che le ferite dell'anima fanno male ma permettere loro che si trasformino in cicatrici, non in squarci aperti e ancora sanguinanti.
Perdonare, perdonarSi.
Camaheu è ancora una volta amarezza , grazie al Bergamotto e Pompelmo presenti nelle note di testa.
Accenti verdi ed freschi sprigionano dalle Foglie di Edera.
Altalenante come inizio, combattuto.
Il bergamotto apre il cuore con le sue note vivaci e frizzanti, ma il Pompelmo aspro ne smorza in parte la luminosità.

La romantica Edera inizia a farsi largo, il suo non soccombere, il non subire l'ombra ma anzi l'arrampicarsi verso l'alto per sopravvivere sarà il ponte verso il cuore fiorito di Camaheu.
La sopraffazione sostituirà la sopravvivenza.
Io mi rialzo,mi ribello,rinasco.
Leitmotiv che caratterizza con grande forza ogni Fragranza di Gabriella Chieffo.
Gelsomino e Rosa sono il cuore palpitante e vigoroso di Camaheu.
Intrise di dolcezza inebriante, stordiscono con la loro corposità olfattiva.
Quasi narcotiche le loro esalazioni sensualissime, eppure delicate e fragili.
Una donna in rinascita, che con una faticosa scrollata di spalle si libera della paura.
Fondente il drydown, fondente nel senso letterale del termine.
Camaheu si scioglie in un giaciglio morbidissimo e tiepido di Ambra,Muschio di quercia e Vaniglia.
E' il calore emanato dalla pelle a renderne il finale accogliente, a smussare le asperità iniziali.
L'ambra, che sinuosa e opulenta irretisce i sensi con languidi sospiri e carezze senza compromessi.
Una colata di pura e intima dolcezza, dove il familiare aroma del Muschio stabilisce la fine del viaggio e rassicurandosi bisbiglia a se stesso di essere finalmente arrivato a casa.
Ora sono, ora posso, ora sono io ad emergere e a decidere,questa sarà l'effige che caratterizzerà il Cammeo.
Questa sarà la parte che tutti vedranno e che indelebile rimarrà immutata nel tempo.
Io sono l'incisore.
Io disegno sulla superficie.
Io sono il soggetto da riprodurre.
- E' finita la tua storia?
- Si.
- Ed ora ?
- Liberami da questa trappola cesellata, da questo spazio angusto che mi rende inerme da troppo tempo.
- Sei pronta?
- Si.Ora si.
www.gabriellachieffo.com Per scoprire tutte le Fragranze.


giovedì 16 marzo 2017

Ragù di Maison Gabriella Chieffo


Oggi vi racconto Ragù di Maison Gabriella Chieffo.


"...Sono di Bologna e le donne di Bologna il Ragù ce l'hanno nel DNA. 
Sono cresciuta tra pentoloni di Ragù fumante e taglieri di legno con sopra sfoglie grandi come lenzuola. Ero bambina e volevo ovviamente partecipare a questa attività. Nonna mi ha sempre attribuito l'ingrato quanto noioso compito di preparare il soffritto,ovvero sminuzzare tutte le verdure. Tra occhi pieni di lacrime grazie alle cipolle e cerotti sulle dita, apprendevo l'antica arte del Ragù. "
Questo è un ricordo felice.
Ragù è un abbraccio caldo, almeno per me era così la prima volta che l'ho sentito.
Poi la vita mi ha fatto uno sgambetto non da poco.
Ed ora amo la sua parte più amara e pizzichevole.
Non so neanche se pizzichevole sia sul dizionario.
Ma rende l'idea.
Ragù all'inizio punzecchia.
Le spezie aromatiche investono le narici con schiettezza e vigore.
In principio era culla. Poi ha svelato il suo segreto recondito.
Qualcosa che piaceva e confortava, che cantava ninne nanne.
Poi il risveglio brusco.
L'amarezza di aver perso.
E quando si perde, si tende a sostituire.
I vuoti vanno riempiti.
Le lacune vanno colmate.
La cucina è un buon inizio.

Se in principio è quasi piccante all'olfatto, successivamente acquista una morbidezza commovente.
Il Pepe Rosa con il suo sentore quasi fruttato rende gli Agrumi meno amari, avvolgendoli in un abbraccio caldo ed avvolgente.
Insoliti gli accordi terrosi che fanno comparsate fugaci, regalo prezioso che i Legni presenti in Ragù sprigionano con lentezza.
Ma si sa, il Ragù richiede tempo, dedizione e cura e questa Fragranza ne ripercorre fedelmente i passaggi,le tempistiche e la passione .
Il Cuoio è soffice, quasi muschiato e se possibile conferisce ancora più pienezza, arrotondando il jus finale e facendo emergere sfaccettature erbacee nel drydown di Ragù.
E' complessa la sua evoluzione,Ragù è il freddo acciaio della pentola che man mano diventa incandescente sul fornello.
E' la magia dello sfrigolio delle spezie quando incontrano il calore e rilasciano tutto il loro aroma intrigante.
E' il pomodoro che trasforma la sua cruda veracità in vischioso condimento.
Gocce rosso sangue.Gocce di memoria.

'O rraù ca me piace a me
m' 'o ffaceva sulo mammà.
A che m'aggio spusato a te,
ne parlammo pè ne parlà.
Io nun sogno difficultuso;
ma luvàmell''a miezo st'uso.
Sì, va buono: cumme vuò tu.
Mò ce avèssem' appiccecà?
Tu che dice? Chest'è rraù?
E io m'a 'o mmagno pè m' 'o mangià...
M' 'a faje dicere na parola?
Chesta è carne c' 'a pummarola.
- Eduardo de Filippo -



Le note di testa sono Arancia, Bergamotto e Pepe Rosa; le note di cuore sono Pepe Nero, Noce Moscata, Chiodi di Garofano, Elemi, Cardamomo e Zafferano; le note di base sono Cuoio, Cedro, Legno di Cashmere, Patchouli, Olio di Cypriol o Nagarmotha, Muschio Animale, Cumino e Vaniglia.


www.gabriellachieffo.com Per scoprire tutte le Fragranze.

Tuberosis di Laboratorio Olfattivo

Tuberosis di Laboratorio Olfattivo. Tuberosis appartiene alla Masters' Collection e nasce per mano del Maitre Parfumeur Jean-Claud...