domenica 25 novembre 2018

Artimitia di Onyrico


Artimitia di Onyrico.

Onyrico intinge il pennello in una tavolozza immaginaria composta di fiori, spezie, resine, legni e vischioso caramello.
I colori densi si spalmano su trame di forza e fragilità.
Tratto dopo tratto sulla tela olfattiva si fa nitida l'effigie di Artemisia Gentileschi.
Avviata precocemente all'attività pittorica dal padre, conscio del talento che la figlia dimostrava, Artemisia collaborò inizialmente ai lavori paterni e subì il fascino dello stile caravaggesco appropriandosene.

Vittima di un efferato stupro sviluppò un'inquietudine interiore che trasferì sui suoi  dipinti, tentando di esorcizzare quel che aveva subito e trasformando le eroine bibliche che animavano le sue opere nel concetto massimo per cui il bene trionfava sul male e il nemico veniva perennemente sconfitto.
Martire e martoriata nello spirito, denigrata ed insultata Artemisia continuò con determinazione a coltivare le proprie doti artistiche con il doppio della fatica e degli sforzi.
In quell'epoca storica erano esclusivamente le figure maschili a muoversi nel mondo della pittura ed il suo perseverare nel voler emergere fu fonte di non pochi fardelli.
Emblema della sofferenza e dell'affermazione femminea, essa fu eroina per i tempi che le seguirono, consacrandola come artista ribelle, risoluta e femminista ante litteram.

La Fragranza si apre con squillanti, pungenti e pimpanti note di Zenzero fresco e soffice Mandarino.
Il tema del colore arancione sarà dominante per tutta l'evoluzione di Artimitia.
Uno start luminoso ed incisivo, reincarnazione odorosa della caparbietà della pittrice.
Il cuore muta con un bouquet composto da Fiori di Zenzero e Champaca, un piccolo fiore dalla nuance aranciata e dal profumo fruttato e vellutato, intenso, con accenti speziati e dal delicato sentore floreale.
Fiori d'Arancio per evocare i colori vibranti della tavolozza di Artemisia e le luminescenze seriche con cui ammantava le sue eroine.
Zucchero caramellato per un'impronta gourmand, personificazione della maestria con cui la pittrice utilizzava i chiaroscuri.

Onyrico ha scelto di contornare la propria opera con una cornice dorata e barocca di Zenzero candito, Ambra, Vaniglia, limpido Muschio Bianco e morbide note Legnose.
Un fondo caldo ed avvolgente, un abbraccio sensibile ed iridescente che è sentito omaggio a quella donna sfortunata e anticonformista che fu Artemisia Gentileschi.
Un abbraccio di quelli che non spezzano ma ricompongono.

"Questa femina, come è piaciuto a Dio, havendola drizzata nelle professione della pittura in tre anni si è talmente appraticata che posso adir de dire che hoggi non ci sia pare a lei, havendo per sin adesso fatte opere che forse i prencipali maestri di questa professione non arrivano al suo sapere"
- Orazio Gentileschi -

www.onyrico.com Per scoprire tutte le Fragranze.

lunedì 19 novembre 2018

Tokyo di Gallivant Stories


Tokyo di Gallivant Stories.

Tokyo, la nuova Fragranza di Gallivant è omaggio al Kōdō, l'arte giapponese di apprezzare l'Incenso attraverso un codice di comportamenti che risale al XIV secolo.
Ma non solo, è anche omaggio alla città dai molteplici volti che racchiude in sé tradizioni millenarie e al contempo una modernità esasperata, senza però dimenticare le proprie radici e l'attaccamento esclusivo alla propria isola.

Tokyo è un concentrato di immagini, profumi, invenzioni folli e centinaia di luci al neon dai colori fluo.
I giovani di Harajuku sono un melting pot di stili, influenze e colori, veri e propri manga viventi e bizzarri, mentre basta spostarsi a Roppongi per essere travolti dal rumore assordante delle sale di Pachinko e dagli odori stuzzicanti che fuoriescono dai mille ristoranti.
E ancora Asakusa e i suoi templi dove l'aroma dell'Incenso impregna l'aria e il ticchettio dei geta delle geishe si unisce al fruscio dei kimono elaborati e preziosi, producendo un suono che evoca lo splendore della città antica che fu Edo.

La Fragranza si apre con note luminose di Yuzu, un tipico agrume ibrido giapponese il cui sentore è un mix effervescente tra pompelmo, cedro, mandarino e lime con sfumature speziate ed intense e fresco Bergamotto.
Pepe nero, aromatico Cardamomo e un pizzico di pungente Wasabi apportano calore e piccantezza, rendendo nitida l'immagine dei vapori succulenti che fluiscono dai tanti Izakaya, piccoli ristoranti tipici.
Il cuore di Tokyo si compone di Hinoki, tradizionale cipresso nipponico il cui legno ha un aroma verde, morbido e vigoroso, Incenso, Cedro, Rosa, Iris e Noce Moscata.
La parte floreale si dedica con delicata armonia a rinfrescare le spezie, alleggerendone l'ardore.
Eterea e fuggevole come un haiku.
Un immaginario giardino zen dove l'acqua è assente nonostante la fitta vegetazione, dove la sabbia viene pettinata fino a portare alla luce disegni composti da onde e rocce lisce e antiche.
E immancabile l'Incenso e i suoi fumi intemporali per purificare e raggiungere una dimensione spirituale ben al di sopra di un semplice gesto materiale.

Ambra, Vetiver, Sandalo e terroso Patchouli chiudono Tokyo con sfaccettature resinose e avvolgenti, mentre i legni spandono una scia leggera e piena che collega il Giappone arcaico a quello futuristico che oggi possiamo ammirare con esterefatto stupore.
Nick Gallivant ha colto l'essenza di un popolo che ha saputo rialzarsi volgendo un occhio all'avvenire ma mantenendo la propria cultura e saggezza immutata nonostante i grandi cambiamenti subiti nel corso dei secoli.

www.gallivant-perfumes.com Per scoprire tutte le Fragranze.

Gallivant Stories è un Brand distribuito da Campomarzio70
www.campomarzio70.it



martedì 13 novembre 2018

Boccanera di Orto Parisi


Boccanera di Orto Parisi.

Siamo fatti di crepe, voragini, interstizi, orefizi e buchi.
Cinque sensi ed ognuno di loro necessita di fori e spazi.
Narici per il naso e l'olfatto, cavità oculari per la vista, canali uditivi per sentire, una rosea caverna per gustare e spazi fra le dita per muovere le mani e toccare.
Siamo pertugi pulsanti nascosti e bocche anatomiche affamate.
Siamo altari viventi in cui si immola consenziente il piacere e le sue sfumature profane.
Tra zone tenute gelosamente all'ombra e riflessi che invece diamo in pasto alla società, Alessandro Gualtieri ha voluto scrivere un poema olfattivo, un irriverente elogio all'orifizio anale e ai suoi reconditi misteri, sdoganando quello che per molti è argomento da censura.
Alessandro ha smontato un tabù e l'ha ricomposto secondo la sua eccentrica quanto anticonformista visione.


Boccanera ma potrebbe anche chiamarsi Boccadiraso o Boccadivelluto, tanto è avvolgente e scivolosa questa Fragranza.
Dolce di un Cioccolato fondente, lucido, croccante e avvolgente.
Una di quelle tavolette compatte aromatizzate con Peperoncino piccante.
Un accostamento non solo olfattivo, ma anche cromatico.
Pensate al marrone scuro e lustro del cioccolato e al rosso laccato del piccolo frutto di fuoco ed i sapori che in netto contrasto vi si arrotolano sulla lingua in una esplosione golosa e calda.
Stuzzicano e vibrano sulla pelle, si muovono scattanti e veloci, dardi infuocati di Zenzero e Pepe che solleticano invitanti e decisi.
Legni e Muschio Animale rendono audace e profondo Boccanera.
Sempre di più e sempre più in profondità, affonda colpi di reni ben assestati grazie alla componente fortemente animalica e grondante di appeal erotico e sensuale.
Una carta d'identità odorosa che porta ben evidente la firma di Gualtieri.


Un impressionante altalenarsi di sensazioni calde e fredde, dolci e pungenti, secche e oleose.
Uno scabrosa e simbolica penetrazione espressa con un dondolio di note contrastanti che si fondono fino a raggiungere una simbiosi assolutamente riuscita.
Una nuova psicoanalisi olfattiva effettuata dall'Esorcista dei cliché per eccellenza.

www.ortoparisi.com Per scoprire tutte le Fragranze.

giovedì 8 novembre 2018

Step Aboard


Step Aboard e le loro fermate immaginarie nella metropolitana di Milano.

Step Aboard è il sogno di due ragazzi giovani, Georgiana e Daniele, che hanno fortemente creduto in un progetto innovativo nell'ambito della Profumeria Artistica.
Questo sogno nasce come tutti i sogni tinteggiato di verde speranza, fino ad assumere una tonalità fluo quando la loro visione assume i contorni ben definiti della concreta realizzazione.
Nascono così cinque Fragranze Spray per corpo e capelli contenute in un'iconica bomboletta di vernice per graffiti, che contiene l'esplosiva espressione creativa di questa arte da strada reinterpretata in versione olfattiva.


Step Aboard racchiude un concept a 360° i cui molteplici vertici toccano la tribù cosmopolita che anima il capoluogo lombardo.
Un moderno branco che senza risparmiarsi e muovendosi in sincronia genera una massa variopinta di stili e tendenze, dettando tacite leggi in una subcultura a concezione globale sempre più dinamica.

Georgiana e Daniele hanno voluto dare un profumo a cinque fermate immaginarie di Milano e ai rispettivi luoghi che le rappresentano maggiormente.
Un'utopistica essenza in cui lo spirito che aleggia in queste strutture e in questi punti è confluito fino a divenire tangibile operazione di imbottigliamento.
Operazione affidata a due nomi d'eccellenza nella Profumeria Artistica, ovvero Bertrand Duchaufour e Morgane Collinot.

La Metro di Step Aboard fa tappa a: 3D sul Duomo, Bosco Sospeso, Milano Centrale, Cuoio di Thaon e Menta sui Navigli.
In bilico tra una giornata che inizia e muore e una notte tutta da vivere.
Tra caffè presi al banco di fretta e drinks sorseggiati tra tavoli affollati.
All'ombra del Duomo o nei polmoni verdi che come oasi catapultano fuori dalla frenetica città.


A voi la scelta di dove concludere il vostro viaggio.
Oppure potete risalire velocemente per poi scendere ad una nuova fermata e farvi travolgere ancora una volta da un irresistibile guerriglia urbana di murales profumati.

www.stepaboard.it Per scoprire tutte le Fragranze.

mercoledì 7 novembre 2018

Ivre de Vie di Homoelegans


Ivre de Vie di Homoelegans.

La Rosa è la sua intensità screziata sono sentito omaggio a Edith Piaf, alla sua voce dalle mille sfumature, alla sua vita sfortunata e alla forza che scaturiva da quella gracile fragilità che le fece attribuire il soprannome di Piaf, ovvero passerotto in argot parigino.
Non bellissima, ma affascinante nei tratti mesti e provati che si trasformavano quando sorrideva, tramutandole il viso in una luce assoluta di piccoli denti bianchissimi.
Cresciuta nel bordello di famiglia Edith  travaserà le brutture a cui i giovani occhi hanno dovuto assistere nel canto, trasformandole in ricordi positivi.

Ed è qui che la sua grandezza esplode.
Una voce potente, graffiante e acida capace di passare velocemente ad inflessioni dolci e suadenti.
Il tutto contornato dall'indimenticabile spirito gioioso e colmo di ebbra voglia di vivere che solo lei sapeva imprimere.
Un delicato e mingherlino passerotto dal vocalizzo recitativo ineguagliabile.
Un vulcano che riversava lava incandescente sul pubblico incantato.


Ivre de Vie è Edith, la sua ugola caleidoscopica e la sua Vie en Rose sfortunata ma vissuta in pienezza.
Una Rosa macerata nell'alcol, liquorosa, scura e densa.
Mora, Ribes nero e Uva infondono il loro accordo di frutta vellutata al Liquore.
Una mescita sublime e di una bellezza dionisiaca.
I petali del soave fiore assumono sfumature purpuree e intensamente venate di picchiettature viniliche.

La plastica nera e lucida del disco a trentatré giri affonda la Rosa, facendola sprofondare in atmosfere surreali e drammatiche.
La dolcezza del Fiore di Tiglio e del Geranio emergono quasi con disperazione ma non si lasciano sopraffare, bensì arrichiscono con flautata tenerezza un cuore spesso e caliginoso come il cielo di Parigi.
Si arrochisce Ivre de Vie sul fondo, segue la voce di Edith, sempre più bassa e strozzata.
Come la vita di Edith, la cui fiamma diviene fioca e che troppo presto si spegnerà.
Ambra, Patchouli, Muschio Bianco e Betulla, una coltre fumosa scende come pesanti tende di sipario a dire "lo spettacolo è finito".

Un finale avvolgente come l'ultimo scrosciante applauso.
Affumicato come il legno consunto del palco, come la sigaretta che Edith fumava dopo ogni sofferta e vibrante esibizione.
Una Rosa ubriaca di vita.
Una tra le stelle più grandi che ancora brillano e a cui Homoelegans ha voluto aggiungere splendore.
The show must go on...

"La mia vita da bambina può sembrare spaventosa, ma era bellissima… Ho avuto fame… Ho avuto freddo… Ma ero libera… Libera di non alzarmi… Di non sdraiarmi… Di ubriacarmi… Di sognare… Di sperare.”
- Edith Piaf -

www.homoelegans.com Per scoprire tutte le Fragranze.

Ph Credits La Nicchia Profumata

Habanita l'Esprit di Molinard


Habanita l'Esprit di Molinard Parfums.

Essere figli d'arte comporta una serie di responsabilità notevoli e genera aspettative decisamente alte per coloro che vogliono ritrovare la stessa magistrale bravura apprezzata nei predecessori, oramai consacrati all'immortalità.

L'Esprit è candida quanto degna erede della madre ben più tenace ed enigmatica, Habanita.
Nell'Esprit ritroviamo i tratti cipriati che dichiarano la consanguineità fra le due Fragranze ma molteplici e variegate sono le sfumature che le caratterizzano e le differenziano.

Habanita l'Esprit è battito di ali di migliaia di angeli che alleggeriscono l'aria con polvere di talco finissima.
Il Limone esprime tutta la sua luminosità frizzante unendosi al calore vivace della Noce Moscata e ai sospiri fioriti e balsamici del Cisto.
Un'apertura ricca e dolce ma intrisa di un quid speziato e malizioso.
A tratti brillantemente ribelle e caparbia, nuance che per genetica olfattiva le appartiene.
Il cuore è di una sensualità disarmante e vede la polverosita' della Mimosa avvolgere il Gelsomino, la Rosa e l'Eliotropio.
Palpito dello stesso petto materno ma alleggerito e sensibilmente più giovane e indomito.
Rumorosa di risate argentine da adolescente, di file di bracciali tintinnanti e ticchettio incerto di tacchi a spillo sul selciato irregolare.
Un cucciolo di gatta con le vibrisse rugiadose di latte perlaceo che si affila gli artigli su un cuscino di seta jaquard.


Il finale è evocazione ancora più possente della  madre vestita di nero.
Ambra, Patchouli, Vetiver, Muschio animale e Benzoino creano un ologramma di corposa seduzione ombreggiata da sfumature animaliche ed avvolgenti.
Un brivido estremo tra balsami e muschi.
Uno sguardo obliquo che proviene da occhi scintillanti color mogano.
Giovane cerva dai fianchi rotondi e soffice manto di velluto in muta.
Metamorfosi radiosa di una donna e i suoi mille volti.

www.aquacosmetics.com Distribution

lunedì 5 novembre 2018

Caterina di Allegro Parfum


Caterina di Allegro Parfum.

Caterina è gomitoli di lana ruvida e polverosa che si trasformerà in maglioni morbidissimi e caldi.
Ha un esordio potente e va lasciato decantare sulla pelle, le note infatti acquisiranno aderenza e corpo man mano che si evolverà la costruzione piramidale.
Giuseppe ha conservato molti lavori a maglia fatti da Caterina e mentre un giorno ne toccava nostalgico i delicati intrecci è stato colpito dal dolore dell'assenza di sua madre e al contempo da quella dolcezza così disarmante di una presenza presente, seppur invisibile.
Un pugno nello stomaco di puro e inossidabile amore a cui ha voluto rendere omaggio creando Caterina, prima Fragranza di Allegro Parfum interpretata dal Naso Arturetto Landi.


Note di Latte avvolgono in un velo protettivo che sa di infanzia e panna.
Fresco Bergamotto per riaprire il cuore stretto dal dolore della perdita.
Queste due note avviano il nostro pesante pullover olfattivo in lana.
Troveremo coste e trecce per impreziosire il guscio lanuginoso dove, tra un dritto e un punto a rovescio, Caterina intesseva nella trama complessa tutta la sua adorazione di madre.
L'incrocio di Iris, Gelsomino ed Eliotropio porta alla luce il motivo a treccia tradizionale.
Un cuore romantico e delicato, fané quando la sfumatura di mandorla dell'Eliotropio avanza e rende i fiori rilucenti di una croccantezza di Vaniglia candita.
Immagino Caterina intenta a lavorare a maglia nella stanza adibita a laboratorio.
La luce entra dalla finestra e lei è avvolta dal pulviscolo che le saltella intorno, facendole prudere il naso.
Veloci le dita muovono con naturalezza i ferri e un pullover color burro prende forma dalla sua capacità di magliaia.
Lo sta confezionando per suo figlio Giuseppe.

"Caldo ma che non pizzichi e a collo alto così non prenderà il mal di gola.
Con un bel bordo ondulato, che mica posso farlo uscire con tutti i suoi amici senza che anche lui sia un po' alla moda."
Pensa Caterina.


Cashmere, Ambragrigia, Vetiver e Muschio Bianco chiudono la Fragranza come braccia di mamma che amorevoli cingono in un allacciamento eterno.
Mani che accarezzano e che piene di cura ripongono il nuovo maglione nel cassetto.
L'Ambragrigia ed il Cashmere simbolizzano inoltre il tocco della lana mentre viene indossata sulla pelle e si accinge a donare confortevole tepore.
Un sentore asciutto e pulito, un labirinto aggrovigliato di Legni dolci e Cuoio scamosciato.
È stata brava Caterina, non c'è ruvidezza nel suo lavoro, la lana è semplice prolungamento del suo riscaldante amore materno.
Certi fili non li spezza neanche la morte.

www.allegroparfum.com Per avere maggiori info.



Tuberosis di Laboratorio Olfattivo

Tuberosis di Laboratorio Olfattivo. Tuberosis appartiene alla Masters' Collection e nasce per mano del Maitre Parfumeur Jean-Claud...