martedì 30 aprile 2019

Spirito di Meo Fusciuni Parfum


Spirito di Meo Fusciuni parfum.

Spirito è omaggio alle poesie di Emily Dickinson, omaggio a questa giovane donna che scelse volontariamente la clausura, ma non in un buio e umido monastero, bensì tra le mura della propria casa.
Una donna che riuscì ad arrivare lontano e a toccare luoghi, anime e menti senza muoversi dalla sua stanza.
Emily, che come in un viaggio astrale lasciava che il suo spirito ricco quanto leggero danzasse fino ad uscire lieve dalla finestra, andando alla ricerca, esplorando l'intorno e il dentro.
E oltre.

Vestita perennemente di bianco per incarnare la purezza e grande amante della natura, Emily visse la propria intenzionale solitudine e il rapporto con se stessa con gioia, come se fossero strumenti in grado di veicolare la felicità attraverso la fantasia.
Se il corpo di Emily non lasciò praticamente mai la camera al secondo piano della dimora paterna, il suo spirito sensibile invece viaggiò molto.
Meo l'ha ricondotta a noi creando SPIRITO.

Spirito si apre con l'Angelica, dicotomica pianta dalle radici forti e solide sotto il terreno e svettante al di fuori di esso, quasi aspirando a toccare il cielo e la sua vastità.
Il suo profumo dolcemente soave si mescola a Camomilla, Carota e ad una nota erbacea delicata e fragrante.
Una corsa a braccia aperte e tese in un campo  verde brillante.
Le dita che sfiorano leggere l'erba alta e incolta, il sole che corre al tuo fianco e il vento che si arrotola felice sulle fronde degli alberi che iniziano a delineare l'ingresso di un bosco.
Cipresso, Mirto e balsamico quanto morbidamente dolce Issopo si posizionano ordinatamente su note di Carta, dando origine ad un Erbario olfattivo ed evocando le poesie che la poetessa americana scriveva su piccoli fogli ripiegati e poi cuciti con ago e filo.

Momento catartico dove l'amore di Emily per la natura, gli alberi e gli elementi naturali si sprigiona potente e si fonde alle stesse passioni di Meo, divenendo un solo poema scritto a quattro mani.
E due spiriti.
Cedro, Vetiver, Guaiaco e Muschio si stringono attorno all'Elemi e alla Fava Tonka.
Spirito si spalanca, i legni si librano come volo di creature magiche della foresta, i colori diventano odori e il limitare del bosco si sgretola sfondando i confini.
Tutto è silenzio rumoroso, la segretezza dell'io  che grida entusiasta e con echi boschivi la parola LIBERTÀ.

Ho preso un Sorso di Vita
Vi dirò quanto l’ho pagato
Precisamente un’esistenza
Il prezzo di mercato, dicono.
M’hanno pesata, Granello per Granello
Bilanciata Fibra con Fibra,
Poi m’han dato il valore del mio Essere
Un solo Grammo di Cielo!
- Emily Dickinson -

www.meofusciuni.com Per scoprire tutte le Fragranze.

Keep Glazed di The house of Oud


Keep Glazed di The House Of Oud.

Per la quinta e nuova Fragranza, Keep Glazed, THoO ha deciso di unire l'Arte Pasticcera di Ksenia Penkina Patissier a quella Profumiera, dando vita ad una creazione dai golosi accordi gourmand, farciture di frutta tropicale  e riccioli spumosi di crema Chantilly.

Keep Glazed è un'esplosione, uno scoppiettante e immaginario fuoco d'artificio dove il rosa corallo, l'oro, il panna e l'arancio si fondono fino a diventare una colata di glassa che si staglia in un cielo color crema.

La Fragranza si apre con la freschezza ghiacciata di una granita dove il Frozen Lemon avvolge un Mango succulento e intensamente profumato.
Le foglie di Fragola aggiungono una floridezza acquosa e dal penetrante sentore erbaceo che verterà nel suo evolversi in una sfumatura riccamente raffinata di cacao scuro e opulento.
Il cuore è soda crema Chantilly, combinazione invitante con reminiscenze di zucchero a velo e Vaniglia, scaglie candide e scricchiolanti di Cocco Rape' e Crumble di Zenzero sbriciolato per donare una burrosa croccantezza.
La composizione vede il suo epilogo con un morbido abbraccio di Musk fruttato e Legni preziosi, dove la dolcezza di Keep Glazed rilascia le sue sfumature gourmand, intersecandosi con accenti sensuali e caldi.

Ci siamo, un microscopico boccone è rimasto sul piccolo piatto da dessert.
Si scioglie in bocca in un amalgama  di sapori indescrivibili.
Un impasto fondente, fondant, scioglievole e incredibilmente armonioso.
Un carezzevole trancio di paradiso liquefatto e imbottigliato.

“L’arte di preparare dolci è molto più che saper eseguire ricette alla perfezione: è un vero e proprio gesto d’amore.”
- Ernst Knam -

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Essenses Distribution
www.essenses.it

domenica 28 aprile 2019

Le Mat di Mendittorosa


Le Mat di Mendittorosa.

Il Matto è la carta numero zero degli Arcani Maggiori dei Tarocchi. Questa carta rappresenta la pura follia che permette di cominciare la vita da zero per ricrearla dal principio.
Il Matto è l’inizio di ogni cosa, il vivente nella sua primitiva purezza, l’entusiasmo e l’incertezza, la libertà perfetta e spaventosa, al di là di qualsiasi legame, prima di ogni relazione.
Questo e’ il suo potere, il coraggio o la follia dell’andare avanti, senza pensieri, lasciandosi alle spalle cio’ che non serve piu’.

A questa figura Mendittorosa si è ispirata per Le Mat, un talismano balsamico dove il calore bruciante delle spezie si stempera nella delicatezza cipriata della Rosa Centifolia e in un Patchouli dolcemente terroso.
Il Geranio Egiziano sprigiona un sentore rosaceo amabilmente zuccherino e si sposa con l'Elicriso e le sue molteplici sfumature cuoiate e speziate.
Una goccia di miele stilla dai piccoli fiori gialli per unirsi alla legnosita mielata della Rosa Centifolia, esaltandone la passionalità fiorita.
Pepe Nero, Noce Moscata e Chiodi di Garofano spandono accenti pungenti di spezie arroventate e si accorpano alla nota rossa e fresca del fiore di Grasse.

La temperatura olfattiva di Le Mat è un dondolio continuo di vibrazioni erbacee e floreali fresche che si alternano a sprazzi di calore intenso.
Il legno di Cashmere dona riflessi ambrati, avvolgenza luminosa e un inconfondibile mood dai toni morbidi e sensuali.
Un abbraccio di protezione e una spinta decisa a cambiare, osare, a non fermarsi ma anzi accellerare.
Una metamorfosi in evoluzione.
Una mano fortunata può capitare a tutti, basta saperla giocare bene.
Le cose cambieranno e noi con loro.
In questa vita bisogna essere un po' matti.
Assolutamente.

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Ph Credit La nicchia profumata

Presente & Futuro di Antiqua Firenze


Presente & Futuro di ANTIQUA FIRENZE.

La dolce ed energica vitalità dei Chiodi di Garofano e lo Zafferano, aromatico oro rosso dai sentori di fieno e iodoformio, scaldano la freschezza del Bergamotto e la delicata morbidezza dell'Arancia.
Un incontro di correnti calde e fredde che presto lasceranno il posto ad un cuore profondo e legnoso, reso cremoso dall'esotismo intensamente floreale e amabile dell'Ylang Ylang.
Patchouli, Cedro e Sandalo sprigionano inizialmente riverberi legnosi gradevolmente pacati per poi sfumare verso nuance più secche ed asciutte.
Cuoio, Ambra e Vaniglia sviluppano un drydown dal delicato accento animalico che si staglia in un soffice e tiepido nido di resine e dal sottofondo riccamente dolce e balsamico.

Un monito olfattivo con cui Enzo Galardi, Naso di Antiqua, ci insegna a vivere l'energia e l'intensità del presente senza però dimenticare le dolcezze che può riservarci il futuro.
Senza dimenticare ciò che ha forgiato e temprato quel che siamo oggi.
L'antica cornice di legno dorato che contiene Presente & Futuro è l'emblema che il passato è bagaglio di esperienze, ma non fardello insuperabile.
È l'oggi che ci spinge verso il domani.


Annone di Pantheon Parfum


Annone di Pantheon Parfum.

«Nel Belvedere prima del grande Pastore
Venne condotto l'addestrato elefante
che danzava con tanta grazia e tanto amore
che difficilmente un uomo avrebbe potuto ballare meglio»
- Pasquale Malaspina -

Ad Annone, elefante albino che fu portato in dono per l'incoronazione di Papa Leone X e che divenne mascotte della corte papale tanto fu amato per la sua straordinaria intelligenza e indole giocosa, Pantheon dedica l'omonima Fragranza.


Annone si apre con la luminosa freschezza del Bergamotto che investe il tropicale Mango dolcemente fruttato e l'aromatico Zafferano.
L'Oud si palesa da subito ma non sovrasta le altre note bensi' le esalta ed arricchisce con il suo elegante vigore orientale.
Il cuore è opulenza regale grazie alla Rosa e ad un Iris che sparge il suo sentore polveroso sui petali delicati della Regina dei fiori.
Il terroso e umido Nagarmotha sostenuto dal Muschio Bianco, dall'Oud e dall'Ambra rendono il drydown di Annone profondo e sporcato da sensuali sfumature animaliche che ne amplificano l'intenso e aggraziato appeal.
La possenza del pachiderma, il candore latteo della pelle rugosa e la maestosa grazia dei movimenti sono evocati magistralmente.
Annone, che morì con il Papa al suo fianco, viene oggi inondato da una luce bianca e profumata che sa di Oriente, di spezie, resine e di frutta matura.
Mi piace pensare che quel bellissimo elefante color della neve sia finalmente tornato a casa.

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Sex and the Sea di Francesca Bianchi Perfumes


Sex and the Sea di Francesca Bianchi Perfumes.

"...Non ho ancora l'età per bere alcolici in effetti, ma mi trovo in una di quelle spiagge dove i bar degli stabilimenti sonnecchiano e non fanno troppe domande ai pochi avventori che si fermano per guardare il sole cadere nel mare e intanto sorseggiare un drink affogato con cubetti di ghiaccio.
Opto per una Piña Colada, mi piace il sapore dolce dell'Ananas e il velluto lattonico del Cocco che si mescola al Rum chiaro.
Lui è non lontano da me, impegnato in una antiquata quanto divertente partita di calcetto.
La pelle da adolescente abbronzata che sembra scartavetrata da quanto è liscia e striata dal sale dell'ultimo tuffo e non ancora purificata dall'acqua dolce.
Lo guardo di nascosto, e sento qualcosa sciogliersi e liquefarsi.
Io invece riempio l'aria con l'odore di giovane donna acerba e olio solare, uno di quelli che te lo spalmi a Cesenatico ma che ti lascia addosso il profumo delle Seychelles.
Un mix sensuale di fiori e frutta tropicale, di sabbia fine come polvere di cipria e gelati alla crema di un giallo dorato.
Anche lui mi guarda di nascosto, e paga pegno beccandosi un bel goal dagli avversari, che goliardici lo prendono in giro, spietati.
Le guance gli si arrossano come petali di rosa purpurea e una corrente ormonale aggiunge calore all'intiepidirsi del tramonto.
La partita è finita e mi si avvicina, chiedendomi, anzi borbottando con tono che cerca di essere maschio e rude, se mi va di fare due passi sulla spiaggia.
Accetto e finisco il mio drink infelice.

Il bagnasciuga è deserto e ci sediamo, riparati da una vecchia barchetta in disuso, capovolta e dalla vernice ormai scolorita.
All'improvviso un bacio, incerto e inesperto, che profuma di ananas e iodio, dolce e salato, proibito ma rubato con tanta delicatezza da chiedere subito il bis.
Le mani si intrecciano e i corpi si avvinghiano con la naturalezza maldestra di chi è alle prime armi.
La sabbia va ovunque, è ancora calda per il sole che l'ha baciata durante il giorno e si infila tra i capelli e le dita, ridendo come un voyeur salmastro e farinoso che solletica e infastidisce.
Non posso dire di aver sentito il canto delle sirene, ma ogni mio senso è stato riempito dalla melodia suonata da due corpi che si struggono uno nell'altro.
So che questo dolce ricordo sarà un segreto.
Tra me e il mare."

Credo che sia quasi inutile descrivere ancora Sex and the Sea, tutto è in questo breve racconto immaginifico e di fantasia.
La dolcezza della frutta esotica, dell'Iris e della Mimosa deliziosamente poudré e al contempo cosparsi di una verditudine particolarmente tenue.
Unitamente l'Elicriso mutaforma e la Rosa delicata sono accorati spettatori di un epilogo che è anche prologo.
Un tesoro sommerso affiora dal mare, ed è uno scrigno tappezzato di alghe traslucide e foderato di morbido Sandalo, Mirra, Resine calde e sensuali, Vaniglia squisitamente hygge, Zibbetto e Ambra Grigia.
Sensualità che scivola sulla pelle come provocante torpore oleoso.

<< Un amore nato in una giornata di vento e mare, e perciò destinato a essere irrazionale, pieno di passione e leggerezza, possesso e abbandono, oltre che di incoscienza e profumo di peccato e una luce sempre sul punto di svanire.>>
- Fabrizio Caramagna -

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Francesca presenterà le sue due nuove creazioni, Sex and the Sea Neroli ed Etruscan Water all' undicesima edizione di Esxence - The Scent of Excellence che si terrà dal 25 al 28 aprile 2019 presso The Mall a Milano.


Lune Fèline di Atelier des Ors

Lune Fèline di ATELIER DES ORS.

Lo sguardo sornione di Marilyn Monroe con il volto bellissimo che quasi si fonde con il muso elegante del gatto non poteva incarnare meglio lo splendore carismatico e magnetico di Lune Fèline.
L'aroma fresco, pungente e quasi agrumato del Cardamomo decisamente verde si sposa con la vivacità briosa e graffiante del Pepe Rosa mentre in sottofondo la Cannella ed il suo caldo e tenero alito speziato rendono l'apertura vibrante e ammaliatrice.
Lentamente e con passo felino avanza la Vaniglia di Thaiti, secca e pastosa, densa e cremosa come cioccolato fuso e dalla sfumatura fortemente floreale di carnosa Orchidea.

Note verdi rendono più nitida la grande sensualità annebbiante e fumosa di Lune Fèline, accorpandosi a Legni preziosi e morbidi, Ambra Grigia e ambrato Storace.
Il Balsamo del Perù, miscela della felicità dal profumo goloso di Vaniglia e Cacao, si accende di riverberi animalici quando il Muschio prende netta posizione nel drydown, cercando di controllare una Vaniglia prepotentemente avvolgente e ribelle.
Un abbraccio vanigliato, scuro come ebano e amabilmente piccante da cui è impossibile sottrarsi.
È il muso di un gatto in penombra che serafico e vigile volge lo sguardo alla luna color vaniglia
e ne lappa i raggi riflessi nell'acqua, pensando  siano latte.

"Il gatto è imprevedibile ed ammaliante come un’orchidea selvaggia."
(Stanislao Nievo)

www.atelierdesors.com Per scoprire tutte le Fragranze.

Kaon Distribution
www.kaon.it


Othello de Il Profvmo


Othello de Il Profvmo.

Otello, il moro di Venezia, protagonista della tragedia shakespeariana non può che riflettersi nella Fragranza che porta il suo nome creata da Silvana Casoli per Il Profvmo.

Otello e il suo amore profondo per Desdemona,
amore genuino, che verrà plagiato dapprima in sospetto, poi in disperazione e rabbia, ed infine in violenza e assassinio.
La gelosia renderà furioso il Moro a tal punto da perdere lucidità e razionalità, e il miele che grondava da quel matrimonio felice si tingera' di un verde follia, concludendosi con in un epilogo funesto.
Othello ne è vivida incarnazione olfattiva.

ATTO I

Lo start vede il Frutto della Passione, con i suoi accenti fruttati e intensi tuffarsi in una spremuta agrumata di Limone di Sicilia e Mandarino del Marocco, donando una luminosità fresca e frizzante.
L'esplosione dei sensi e dei sentimenti, limpida e non ancora contaminata dalla gelosia furiosa di Otello.
Desiderio ardente che travolge e che si trasformerà in brama pericolosa nelle note di cuore.

ATTO II

La lucidità del Moro inizia a vacillare ma non del tutto, si perde in dense volute di argenteo Incenso e nelle dolci esalazioni lattiginose del fiore bianco della Datura, simbolo di passione e amore e dall'accesa dolcezza floreale.
Il vigore del Vetiver fresco e della Salvia aromatica si scaldano grazie alla Betulla che sprigiona afflati di cuoio affumicato e tabacco gentile.
L'amore per Desdemona è profondo ma inizia ad incrinarsi e a contorcersi febbricitante, punzecchiato dal demone Dubbio.

ATTO III

Il perfido Iago è riuscito a convincere Otello del tradimento di Desdemona.
La devastazione dell'uomo e la pazzia di cui ormai è vittima hanno il sopravvento.
Saranno le sue mani a porre fine alla vita della moglie e una volta compreso l'inganno si ucciderà lasciandosi cadere sul corpo inerme dell'amata.
Oud, Patchouli umido, Miele rosato ed Edera dal verde cuore palpitante scrivono l'epilogo di Othello.
La Robustezza dei Legni rinfrescata da spruzzi verdi, Otello, si lascia intenerire fugacemente dalla leggiadria dei fiori e dalla scintillante viscosità del miele, Desdemona.
Una Fragranza classica rivisitata in chiave contemporanea ed energica.
Una storia profumata riscritta e dal lieto fine.

" Guardatevi dalla gelosia, mio Signore!
  È un mostro dagli occhi verdi che si diletta
  Col cibo di cui si nutre."
- William Shakespeare -

www.ilprofvmo.com Per scoprire tutte le Fragranze.

Ph Credit La nicchia profumata

giovedì 11 aprile 2019

Vicolo del Sellaio di La Collina Toscana


Vicolo Del Sellaio di La Collina Toscana Aquacosmetics SRL.

La bellezza del manto serico e lucido del cavallo e la dolcezza di quegli occhi che sembrano pozzi scuri di velluto.
La virilità del cavaliere che si fonde con la possenza dell'animale fino a divenire uno di due, un centauro che regale avanza nella Valle dei Profumi.
Tappeti erbosi che sprigionano sentori mediterranei, fiori di primavera che creano scorci spettacolari e disegnano paesaggi da cartolina.
E quasi nascosti coloro che con passione forgiavano a mano i finimenti per cavalli, utilizzando cuoio, paglia e legno.
Il sellaio è un antico mestiere ormai scomparso, ma questa attività svolta da artigiani e che si tramandava di generazione in generazione, è interpretata e resa viva dalla Fragranza dedicatale da La Collina Toscana.

Vicolo del Sellaio si apre con la freschezza aromatica ed erbacea del Timo, con l'orientale Zafferano leggermente salato e le sue reminiscenze odorose di fieno e la dolcezza vivace dei succosi Lamponi.
Il cuore si appoggia alla fumosita' dell'Incenso rischiarata dal Gelsomino, un cuore di sensualità densa e in salita che culmina in un calore ambrato grazie al Cuoio, protagonista della Fragranza.
Cuoio che si trasforma in morbido daino quando l'Ambra e la Vaniglia si addossano voluttuose alla nota mascolina e vigorosa.

"E all'improviso qualcosa che ho studiato sopra i banchi di scuola mi riaffiora nella mente.
I Butteri, figure leggendarie che mantenevano vive le antiche tradizioni equestri della monta da lavoro.
In sella dall’alba al tramonto cavalcavano senza sosta, ritmando le stagioni, sfidando il freddo e la guazza, il sole cocente, la polvere e il sudore, dietro le mandrie di candide vaccine e cavalli maremmani.
Un amarcord di macchie intricate, animali al pascolo e uomini identificabili come gli ultimi cowboys italiani.
L'odore del cuoio che li precedeva, annucciandone l'arrivo e prolungandone la partenza."


 www.aquacosmetics.com Per avere maggiori Info.

Ph Credits Giancarlo Fulgenzi


Ragù di Maison Gabriella Chieffo

Ragù di Maison Gabriella Chieffo.

Sarà che quando Gabriella vide nascere Ragù senza esserne ancora del tutto cosciente era in Cile, lontana da casa ma con una prepotente e violenta voglia di casa, ispirata dai contorni scuri di quelle case sconosciute e illuminate da luci fioche e dalle cui finestre usciva fragrante il profumo delle famiglie.
Ognuna con il suo caratteristico aroma, quasi fosse uno stemma araldico fatto di risate, dialetti e ricette tradizionali.
Ognuna custodita gelosamente e tramandata da madre in figlia.
Sarà che in quel Cile distante Isabel Allende si è affacciata alla vita aprendo gli occhi e raccontandone poi la sua storia nella storia.

Sarà che entrambe sono due folletti affascinanti con grandi occhi scuri e vivaci, che malinconici e curiosi osservano il mondo, dominandolo come guerriere che a stento raggiungono il metro e sessanta.

Sarà che entrambe amano la cucina, quella fatta di amore e con amore.
Quella in cui serve pazienza, metodo, cura e devozione.
Tanto che Isabel ha scritto un libro intitolato Afrodita, rappresentazione in forma scritta di come l’eros e il cibo vadano di pari passo.
Di come l’amore e l’arte culinaria, intersecandosi, possano dare vita a piatti deliziosi capaci di solleticare non solo i nostri sensi, ma anche la nostra immaginazione e la nostra memoria olfattiva.
E Gabriella ne ha fatto invece un Profumo, Ragù, dedicandolo alle tradizioni familiari più spontanee, al semplice ma significativo gesto di riunirsi a tavola e condividere il cibo.
E l'amore.

Impossibile non fondere queste due figure femminili.
Entrambi forti, determinate e splendenti di quella fragilità volitiva ma ferrea che fa rimanere in piedi le donne nonostante tutto.
Due maghe delle spezie e dell'amore, quello che ancora sa essere pilastro e fondamenta in un mondo che troppo spesso ne perde il valore.

Ragù si ispira alla complessa esperienza culinaria che è il tradizionale pranzo della domenica in famiglia.
Esperienza dove gli aromi che escono dalla cucina si mescolano con naturalezza al lessico emotivo e gestuale familiare dove risate, abbracci e sguardi complici vengono inframmezzati dai silenzi perché le bocche si riempono di cibo confortevole e succulento.
Non un semplice pasto, ma un rito dove l'anima è la prima a ricevere nutrimento.

Pepe Rosa, Cannella e Zafferano sono vivida incarnazione di quell'aria festosa e allegra che come corrente elettrica pervade quelle domeniche oziose e il cui profumo solletica le narici insinuandosi nei letti e tra le coperte tiepide, diventando la sveglia fragrante per chi ancora dorme.
Bergamotto e Arancio sono il brioso ed effervescente tramestio di chi scende dal soffice giaciglio e corre giù per le scale per fare colazione con il cuzztiell, pane cafone intriso di gustoso Ragù.
E poi il cuore, un cuore grande e caldo come solo quello dei napoletani dove il Pepe nero, la Noce Moscata, i Chiodi di Garofano e il Cardamomo si appoggiano all'Elemi, ripercorrendo quel sobbollire tanto amato la cui dolcezza del pomodoro che si caramellizza si fonde con le spezie aromatiche e pungenti.

Infine Ragù scrive il suo epilogo che in realtà è un inizio, con un drydown che rappresenta la solidità della famiglia, il suo coprire le spalle a chi ne fa parte con uno scudo d'amore assoluto.
Spalle che sono state rese forti e in grado di sopportare grandi pesi emozionali per entrambe, così per Isabel come per Gabriella.

Cuoio, Legno di Cedro e di Cashmere, Patchouli, Cipriolo e Muschio.
Radici, braccia che avvolgono e proteggono, calore che si fa di Ambra e morbidissimi legni tentacolari.
L'abbraccio ultimo ma non l'ultimo.

"Il suo alito è aroma di miele ai chiodi di garofano,
la sua bocca, deliziosa come un mango maturo.
Baciare la sua pelle è assaggiare il loto,
l’incavo del suo ombelico è un ricettacolo di spezie.
Quali altri piaceri vi si adagino, lo sa la lingua,
Ma non può dirlo..."

- Isabel Allende -  Afrodita

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Nuda di Nasomatto


Nuda di Nasomatto.

Nonostante Nuda sia una Fragranza discontinuata è doveroso scriverne.
Rimpianta da tutti coloro che l'hanno amata è considerata uno dei capolavori di Alessandro Gualtieri, rimanendo uno dei Gelsomini più belli e indolici che siano mai stati creati.

Sfrontato, sfacciato, ingombrante e poderoso.
La falcata da Mistress maleducata e lo schiocco della frusta che sibilante spezza l'aria.
Perché è esattamente questa l'apertura di Nuda, un Gelsomino che esplode e che colpisce le narici frustandole.
Il fiore bianco sputa con veemenza tutto il suo erotismo oscuro e anestetizzante, cavalcando indomito le sfumature più aggressive e lascive del Gelsomino per poi assestarsi su livelli più pastosi e caldi.
Un bondage olfattivo dove The Nose ha costretto il fiore consenziente a piegarsi al suo volere, impedendone la volontà ed enfatizzandone con estremismo i naturali effluvi botanici.
Caldo e freddo, luminoso e appannato, stronzo e perverso ma anche avviluppante e soffice.
Ottenebrante e torbido, sporco, imbrattato e grondante e urlante di pura carnalita'.
Nuda si apre urlando.


Il mio pazzo naso sente un accordo di Banana e Pera farinosa nello start, una fugace freschezza aldeidata che fa da apripista alla detonazione imminente.
Poi una mano indubbiamente di donna, con unghie lunghe e smaltate graffia, sprigionando l'indolo conturbante.
Successivamente i toni si smorzeranno ed i petali assumeranno un simbolico color Cosmic Latte, ovvero un bianco tendente al beige cremoso e morbido, ben lontano dal bianco ottico.
Ylang Ylang forse per rafforzare il candido fiore e  impallidirne i contorni decisi.
Un accordo di lattice sfiora velocemente Nuda sviluppando una zona di semioscurita' plasticosa e con lontane reminiscenze di fieno stallatico gradevole e sensuale.
Sandalo e Muschi si muovono striscianti sul fondo stagliandosi su un epilogo raffinato di sussurri vellutati.

"La donna nuda è una donna armata."
- Victor Hugo -

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Ph Credit La nicchia profumata

LÒ di Sandalia


LÒ di Sandalia Luxury Collection.

La Sardegna misteriosa e magica, quella delle piccole fate notturne chiamate janas, della s'abbacadora ovvero colei che poneva fine al martirio degli ammalati moribondi e infine le macabre e fameliche cogas.
Alla strega sarda, quella delle leggende, che è vampiro e maga ma anche dannatamente misteriosa.
Quella da sfogliare come un buon libro di storie che narra l'eterna lotta tra il bene e il male. Sandalia, ispirandosi a questa terra al confine tra fede e magia, tra tradizioni antichissime e una Sardegna quasi maldiviana da copertina, ha creato LÒ.
In mezzo ad amuleti, filastrocche e preghiere contro il malocchio LÒ emerge dal mare come potente talismano ancestrale.

Si apre con calda e vibrante Scorza di Cannella, con la freschezza asprigna del Pompelmo e con Zafferano insolitamente soffice e vellutato, mentre note erbacee verdi squillanti diffondono una floridezza color smeraldo.
Anzi Costa Smeralda.
Il cuore vede le circoncetriche contorsioni olfattive del Geranio e la sua sfumatura profonda rosaceo-dolce fondersi con la croccantezza della Mela che ne contrasta i contorni floreali e ne esalta la spigolosa e umida terrosita) in cui si intrecciano sottili fili ritorti di cuoio scamosciato che erigono una struttura traforata che avvolge lo Zafferano, tesoro sardo e protagonista di questa Fragranza.

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Abaton Distribution
www.abatonbros.com

Ph Credit La nicchia profumata

Tuberosis di Laboratorio Olfattivo

Tuberosis di Laboratorio Olfattivo. Tuberosis appartiene alla Masters' Collection e nasce per mano del Maitre Parfumeur Jean-Claud...