sabato 30 marzo 2019

Ultimate Seduction di Laurent Mazzone Parfums


Ultimate Seduction di Laurent Mazzone Parfums.

Esiste una figura e una sola al mondo che può essere vivida incarnazione di Ultimate Seduction, ed è la geisha.

Gli occidentali sono venuti a conoscenza di questo mondo attraverso il libro di Arthur Golden intitolato "Memorie di una geisha".
Mondo che fino ad allora custodiva gelosamente le proprie secolari tradizioni, regole e discipline.
Se oggi sappiamo chi sono le geishe, coltissime e accuratissime studiose dell’arte, dell’intrattenimento ed esperte e feline conoscitrici degli uomini, è grazie a questo esaustivo romanzo.

Esclusivamente la bellissima geiko Sayuri, protagonista aggraziata del libro, poteva rappresentare Ultimate Seduction, ovvero la massima seduzione secondo Laurent Mazzone.

La storia della piccola Chiyo è quella di tante bambine giapponesi, che all'epoca venivano vendute dalle famiglie alle Okiya, le case delle geishe.
Qui iniziavano il lungo quanto duro tirocinio per diventare artiste del mondo che fluttua.
Vere e proprie opere d'arte viventi: né cortigiane né mogli, vendevano la loro abilità ma non il loro corpo, portavano con sé un mondo di sola bellezza.
Ma ad una geisha non era concesso amare.
Essa è la quintessenza della seduzione, capace di coniugare spontaneità e artificio fino a raggiungere il più elevato grado di sublime raffinatezza.

Ultimate Seduction ne ricalca i passi eleganti, i gesti, le posture e l'erotismo incantevole.
L'aroma fruttato e verde del Ribes Nero si sposa con la delicatezza sensuale e agrumata dell'Arancio e la freschezza pulita del Pepe Rosa.
Un esordio malizioso lieve e leggero come il respiro di una geisha.

Il cuore è una cascata di fiori di fuoco che creano un ricco ricamo sull'antichissimo quanto inestimabile kimono di Sayuri.
L'opulenza dell'Iris, della Violetta e della Rosa sviluppano una trama olfattiva colma di intrigante voluttà floreale.

Patchouli, Ambra bollente e Legni biondi iniziano a fondersi con Cedro e golose Praline.
Come le movenze di Sayuri mentre danza, che appaiono innaturali tanto sono perfette, gli altissimi okobo indossati a piedi nudi, a lasciar intuire la sinuosita' del corpo sotto al pesante kimono.
Lo shamisen la accompagna e gli spettatori sono ammutoliti da tanta grazia e tensione erotica.
Mai silenzio fu più rumoroso.

La vera seduzione spesso non ha bisogno di parole.

"Lei si dipinge il viso per nascondere il viso.
I suoi occhi sono acqua profonda. Non è per una geisha desiderare. Non è per una geisha provare sentimenti. La geisha è un’artista del mondo, che fluttua, danza, canta, vi intrattiene. Tutto quello che volete.
Il resto è ombra.
Il resto è segreto."
- Arthur Golden in Memorie di una geisha -

Aquacosmetics SRL Distribution
www.aquacosmetics.com


Sirio di Mendittorosa


Sirio di Mendittorosa.
Talismans Collection.

Alla stella bianca più luminosa del cielo notturno e venerata praticamente da tutte le civiltà antiche, Mendittorosa dedica Sirio.

Sin dalla notte dei tempi il bagliore notturno di Sirio ha affascinato l'uomo, rendendolo fedele e devoto ai misteri che avvolgono il candido astro.
Le scuole misteriche considerano Sirio come “il Sole dietro il Sole”: come il calore del Sole mantiene vivo il mondo fisico, così Sirio mantiene vivo il mondo spirituale.
Essa è la “luce vera” che illumina lo spirito, così come il Sole illumina il mondo fisico.
Ancora incerta e senza conferma, Sirio potrebbe essere la domanda e la risposta a uno degli enigmi ancora non del tutto accertati.
Da dove veniamo?
Dove andiamo?

Per lei Mendittorosa ha creato un nuovo talismano, protezione ed evocazione potente quanto una preghiera sussurrata.

Sirio si colloca tra il cielo e la terra, tra gli uomini e le divinità, in un vortice luminoso, limpido e ascensionale.
La freschezza del Rabarbaro dolceamaro avvolge la croccantezza pulita della Mela farinosa e l'accordo fruttato diventa pieno e trasparente grazie al Muschio Bianco.
La frutta viene spremuta affinché rilasci succhi fragranti e pregni di zucchero fermentato.
La Rosa delicata e la conturbante Peonia si trasformano in un paradisiaco innesto degno dei giardini dell'Eden, dove le sfumature floreali acquistano una rotonda sensualità e la dolcezza sugosa della Prugna stilla ambrosia sui petali serici.
Immacolato velluto voluttuoso.

Il lattescente corpo celeste veglia sfavillante sul riposo degli uomini, improvvissando soffici giacigli con Gaiac, Oud, Chasmeran e Legni Ambrati.
Uno stellare pagliericcio tiepido che si attorciglia come morbida e legnosa coltre dorata, insufflando un calore di muschio  vanigliato.
Carnale e primordiale.

Sirio è dunque congiunzione astrale, materica e spirituale.
In un connubio di frutti terreni Stefania ha costruito una scala olfattiva che conduce dritta verso il cielo.
E verso la sua Regina magica e ardente.

www.mendittorosa.com Per scoprire tutte le Fragranze.

L'immagine illustrata all'interno del prezioso flacone e parzialmente utilizzata da me per lo scatto, è di Massimo Alfaioli.

Ph Credits La nicchia profumata.

Nerosa di Laboratorio Olfattivo


Nerosa di Laboratorio Olfattivo.

Una Rosa screziata e insolita, decisamente lontana dallo stereotipo che ha da tempo imbrigliato la naturale e potente sensualità della Regina dei fiori.
Nerosa è una Fragranza in cui la Rosa si addentra temeraria in rovi intricati i cui aculei profumano di spezie, legni e cuoio.
I petali delicati portano con disinvoltura i graffi dell'Oud e gocce di Zafferano color rosso vivo  stillano sprigionando la caratteristica freschezza dolcemente metallica e mielata.

I legni accarezzano l'Oud rendendolo corposo ma mansueto e un vortice di cremosita', dono del Sandalo e dell'Ylang Ylang, si sposa con il Geranio, portando alla luce spessore e morbidezza.
Cuoio e Ambra diventano riflesso reciproco ed entrambi assorbono le diversità olfattive dell'altro, creando una avvolgenza voluttuosa e persistente.
Nerosa ha la corolla incrostata da molteplici sfaccettature, è un bouquet il cui colore sono i colori.
E il cui profumo sono i profumi.
Rose rosse per lo Zafferano, rose gialle per l'esotico Ylang Ylang, rose arancioni per l'Ambra e l'Elemi e ancora rose rosa per la protagonista della Fragranza.
Il drydown diviene cupo quanto soffice e tiepido giaciglio dove resine e legni avanzano contorcendosi sinuosi e felini.

Una sfumatura terrosa si fonde con gli accordi lignei e asciutti, a loro volta scaldati da echi ambrati, dal mandorlato Benzoino e dal vanigliato e fasciante Castoreum.
Un epilogo in cui l'ombra della Rosa cristallina e finemente saponosa è ancora presente ma va sfumandosi in un vapore denso e seducente.
Una competizione raffinata di luci ed ombre odorose che giocano nascondendosi tra il velluto dei petali variopinti.

Le rose profumano per mestiere.
- Stanislaw Jerzy Lec -

www.laboratorioolfattivo.com Per scoprire tutte le Fragranze.

Nuda Veritas di Atelier des Ors


Nuda Veritas di ATELIER DES ORS.

Impossibile non associare Nuda Veritas all'omonimo e celebre dipinto di Gustav Klimt.

Al centro dell'opera c’è una donna che si mostra senza veli.
La Veritas non presenta un atteggiamento provocatorio, ma la presenza del serpente ai suoi piedi, i fiori tra i capelli e lo sfondo acquatico, conferiscono alla figura una carica pericolosamente erotica ed inquietante.
Un nudo più realista e marcato rispetto alle delicate opere a cui l'artista ha abituato i suoi contemporanei estimatori, scatenando non poche polemiche in una Vienna decadente e repressa di fine ottocento.

La donna è resa inaccessibile dall’incarnato pallido, i capelli rossi, lo sguardo pietrificato.
Tiene nella mano destra uno specchio, che è rivolto verso lo spettatore e lo esorta a fuggire dalla menzogna rappresentata dall'insidioso rettile.
Una glassa trasparente e lucida si fa strada attraverso una cornice d'oro, caratteristica immancabile nelle tele di Klimt.

Nuda Veritas esordisce con note teneramente succose e croccanti di Bergamotto e Fiori di Arancio.
La limpidezza esperidata degli agrumi viene inglobata da piccole gocce di Transluzone, brezza marina impregnata di sospiri fioriti, esalando un impressione olfattiva eterea e rarefatta.

La tela è candidamente in attesa di essere vestita da pennellate corpose.
La nuda verità risplende in tutta la sua bellezza.

Il fresco accordo di agrumi diluito dall'impronta leggermente ozonata del Transluzone si rifugia in un raffinato bouquet floreale, dove Gelsomino, Osmanto e Tiare' raggiungono una cremosita' diafana.

Ma è nel drydown che esplodono i colori pieni e caldi del rosso e dell'oro.
E la sensualità della pelle denudata.
Patchouli terroso, Tagete di un fruttato verde clorofilla, seducente Ambroxan, Muschio di Quercia e cipriata Malva Muschiata.
Un finale vibrante ed avvolgente.

“Non puoi piacere a tutti con la tua azione e la tua arte. Rendi giustizia a pochi. Piacere a molti è male“.
- Friederick Canning Scott Schiller per Nuda Veritas di Gustav Klimt -

www.atelierdesors.com Per scoprire tutte le Fragranze.

Kaon Distribution
www.kaon.it

lunedì 25 marzo 2019

Violette di Molinard


Violette di Molinard.

"Mi ritorni in mente
 Bella come sei, forse ancor di più
 Mi ritorni in mente
 Dolce come mai, come non sei tu
 Un angelo caduto in volo
 Questo tu ora sei, in tutti i sogni miei
 Come ti vorrei, come ti vorrei..."

Così cantava Lucio Battisti nel lontano 1969, struggendosi per una storia d'amore finita ma ricordandone con malinconia la dolcezza.
E quale fiore se non la Violetta, fiore per antonomasia associabile ai ricordi e ad un passato nostalgico ma che a suo modo continua ad essere ancora vivido e presente, poteva rendere profumate quelle parole così intensamente interpretate da uno dei cantanti più amati di sempre.


Violette di Molinard è un pentagramma olfattivo dove il colore viola è si predominante, ma la vertitudine delle Foglie di Violetta si sovrappone al fiore, portando alla luce un accenno fresco e vegetale che ben si sposa con l'aroma ricco e cipriato dei petali violacei.
Leggiadra delicatezza e amarezza, proprio come le parole appassionate che Battisti rivolge all'amore consumato.

La Fragranza si apre con accenti luminosi di Bergamotto e Limone; una fresca rugiada di agrumi che va a depositarsi sulla Violetta accrescendone l'impeto odoroso.
A sua volta la succosa vitalità acidula e fruttata del Ribes Nero provoca un vortice di dinamismo dove la struttura rigorosa del chypre assume sfumature altamente sensuali.


I poeti navigano sulle viole, e il cuore di Rosa, Gelsomino, vellutata Pesca e croccante Mela Verde stringono in un abbraccio di poesia opulenta ed inebriante il piccolo fiore color ametista.
L'effluvio solista viene impreziosito ed i suoi gorgheggi fragranti, supportati da un coro di fiori seducenti e frutti golosi, ne enfatizza l'audace femminilità.

Foglie di Violetta, Iris polveroso e Muschio Bianco intonano il finale della celebre canzone.
L'angelo dalle ali candide interrompe il suo volo, lasciandosi andare e scivolando in un giaciglio soffice di sogni tormentati.
Alcune piume morbide e immacolate resteranno impigliate nei riccioli fitti di Lucio e la stanza, al suo risveglio, sarà satura di inconfondibile profumo di violetta.

"Un sorriso
 E ho visto la mia fine
 Sul tuo viso
 Il nostro amor
 Dissolversi nel vento
 Ricordo sono morto
 In un momento..."

Aquacosmetics SRL Distribution
www.aquacosmetics.com


martedì 19 marzo 2019

Megamare di Orto Parisi


Megamare di Orto Parisi.

"È buio quaggiù.
Molto buio.
Un nero pesto e spaventoso, di quelli che annichiliscono e immobilizzano.
Nonostante i miei occhi si siano abituati, ricordo con prepotenza il sapore ed il profumo della luce.
Della superficie.
Avevo polmoni e mi ritrovo branchie.
Avevo un cuore e mi ritrovo un fossile turbinato da mostro inerme e marino.
Sono il rigurgito solidificato che riposa nel cimitero dell'oceano.
Ero vita spumeggiante e mi riconosco spuma evanescente.
Io sono colui che ascolta le preghiere sommerse.
Colui che si nutre dei messaggi imbottigliati e sparpagliati.
Colei che con braccia ondose culla i figli illeggitimi del mare.
Non ho sesso ma sono sensuale e sessuale.
Mi agito e agito coloro che si smarriscono nei miei moti e maremoti.
Con lingue salmastre solletico gli spiriti inquieti.
Con tentacoli affusolati tocco gli anfratti bui e verticali.

Non sono uomo né donna.
Né dio o semidio.
Ma sono seme impiantato nell'io.
Semi-Io.
Potete navigarmi e cavalcarmi.
Solcarmi e inabissarmi.
Chi teme le mie profondità ne sarà soffocato.
Ma coloro, e solo coloro che mi affronteranno,
potranno riemergere dalle frequenti tempeste acquatiche e lacrimose che versero'.
Il mio sacrificio per voi.
Affinché la mia trasparenza di grigio opalescente vi colga come onda anomala di acqua salata e santificata.
Il mio nome è uno.
E trino.
Io sono il vangelo apocrifo scritto dagli oceani.
Mi chiamo MEGAMARE."

Megamare si apre con note ozonate e fresche per poi sprofondare nelle fosse abissali fredde e buie.
Emerge una nota ferrosa, di sabbia umida e minerale, intonsa e vergine.
L'Ambra Grigia risucchia, succhia, sputa e sbuffa come spruzzi di mammifero marino, rilasciando l'intera molteplicità olfattiva che la contraddistingue.

È cuoio, tabacco, sesso e animale.
È calore di corpo asciugato al sole e filo argenteo d'incenso che si specchia nell'acqua.
È il sudore del Capitano Achab e la forza selvaggia di Moby Dick.
Scomposto, ricomposto e stratrificato.
Detriti legnosi su cui lo iodio si è cristallizzato e alghe muschiate moribonde che esalano l'ultimo respiro salato.
L'inconfondibile Vetiver grezzo tanto amato da Alessandro Gualtieri espande la sua legnosita' umettata lasciando prendere aria ai polmoni dopo l'apnea e la lotta che si è svolta tra fondo e surpeficie.

Il bacio del mare è profondo e le lingue si avviluppano in ambrati nodi marinareschi.
Il respiro diviene affannoso ed esplode in un orgasmo dolcemente mordace e dicotomico dove acqua e terra fondono i propri fluidi.

Megamare diventa magnanimo e concede ai suoi figli la risalita verso la vita, verso la riva.
Quel che rimane è un sentore di migliaia di gocce sapide che evaporano, scegliendo di morire sul corpo nudo e l'animo coraggioso di chi ha saputo affrontare gli abissi e ora non ne ha più paura.

www.ortoparisi.com Per scoprire tutte le Fragranze.

Ph Credits La nicchia profumata.

lunedì 11 marzo 2019

Russian Tea di Masque Milano


Russian Tea di Masque Milano.

Russian Tea si ispira alla tradizione russa del čaepitie, ovvero bere il thè, preparazione straordinariamente ricca che viene vissuta dal popolo come un vero e proprio rituale.
Rituale che si è consolidato a tal punto da essere ritenuto irrinunciabile da ogni classe sociale.
In tempi passati davanti ad una tazza di thè fumante si discuteva di affari, i nemici firmavano armistizi o dichiaravanno guerre mentre i fidanzati si giuravano amore eterno dinnanzi ai rispettivi familiari.
Pareva quasi che il mondo ruotasse in torno a quel liquido ambrato.


Masque Milano ha evocato il profumo aromatico che riempiva le stanze attraverso cortine di fumo fragrante, unendo simbolicamente due delle miscele maggiormente apprezzate.
Il thè alla frutta, dove le bacche sminuzzate e le foglie essiccate rendono morbida la miscela ed il thè "legnoso", fatto principalmente con fogliame e persino corteccia di quercia, frassino e betulla.
Betulla che in Russian Tea ritroveremo come una delle note di fondo.

La Fragranza è un continuo susseguirsi di volute argentee alternate a spirali offuscate e nere.
Le essenze più cupe si appoggiano ai fiori e alle Foglie di Lampone svelando succose sfumature dolci.
La Menta pungente nella sua vertitudine fresca investe le narici, quasi come spezzettata in modo giocoso ma investendo con prepotenza l'aria circostante quando i granelli di Pepe nero calano come pioggia energica.
Il vigore del Thè Nero incontra il riflesso agrumato della Magnolia e la speziatura mielata dell'Elicriso trasformandosi,
mutando i contorni e congendando l'iniziale secchezza annebbiata e caliginosa.

Emerge una familiarità conviviale  che si fa strada in quel turbinio di luci ed ombre.
Il rimestio nelle tazze si unisce al mescolio degli effluvi corporei e tutto lo splendore del čaepitie si manifesta in tutta la sua coinvolgente squisitezza.
Talmente vicino che si può sfiorare in punta di dita.
Il calore corroborante e affumicato del Thè scalda gli animi e Russian Tea ne segue i passi.
Il Cuoio e la Betulla diventano suede, l'Incenso rischiara con la nuace più limpida che possiede, mentre il Labdano intorbidisce la bevanda con la sua densità liquorosa e ambrata, rinnovando il calore ormai intiepidito.

Le mani scottate dalla tazza in fine porcellana hanno raggiunto nuovamente la temperatura giusta.
Ma non si può rifiutare un nuovo giro di thè.
Non nella Grande Madre Russia almeno.

"L’estasi è una tazza di tè e un dolce di zucchero in bocca."
(Alexander Puskin)

www.masquemilano.com Per scoprire tutte le Fragranze.

lunedì 4 marzo 2019

Sulmona di Coquilette Paris


Sulmona di Coquillete Paris.

Esperimento di Sinestesia letteraria e olfattiva, ovvero quando i personaggi di un romanzo possono venire identificati, caratterizzati e percepiti attraverso alcune note che compongono un Profumo.
Sulmona non poteva non fondersi con il famosissimo libro di Gabriel Garcia Marquez intitolato "L'amore ai tempi del colera".

La bellissima e indomita Fermina Daza, sinuosa come una giovane cerva, è associata alla Vaniglia del Madagascar, il cui sentore dolce, ricco, dal sottofondo animale e legnoso diviene incarnazione dello spirito sensuale e testardo della protagonista.

La Mandorla amara trova il suo doppio in Florentino Ariza, personalità inquieta e malinconica, perennemente vestito di velluto nero e dallo sguardo mesto, eppure fortemente  determinato e perseverante nel suo amore per Fermina che verrà coronato dopo cinquantuno anni, nove mesi e quattro giorni.

Il signorile dottor Juvenal Urbino de la Calle, colui che sposerà Fermina, lo ritroviamo invece nei Fiori D'Arancio.
Scapolo ambito e aristocratico quanto moderno medico che ha bloccato l'ondata del colera a Cartagena.
Con i suoi eleganti completi in lino ben stirati e spruzzati dalla moglie con una delicata colonia di Zagara, è noto e nobile personaggio di spicco nella città in cui risiede.
Non a caso il giorno della sua morte le campane della cattedrale suoneranno a lutto, privilegio spettante solo alle grandi personalità.

Entrambi gli uomini sono innamorati della bella Fermina, ma sarà il Dottore ad avere la meglio e a divenire suo sposo, lasciando che questo acerbo amore cresca insieme a loro, consolidandosi nel tempo.
La loro unione e complicità sono rappresentate dalla dolcezza confettata e zuccherina di Sulmona, rinfrescata e arieggiata dalla luminosità agrumata dei Fiori d'Arancio.

Florentino Ariza continuerà ad amare quella donna non sua, senza però disdegnare altre compagnie femminili.
L'amarezza croccante della Mandorla evoca la mestezza nostalgica in cui Florentino ha trascorso la sua esistenza, lasciando che molte opportunità scivolassero lontano da lui, ostinatamente rinchiuso in una bolla d'amore non corrisposto.
Se non quasi una vita dopo.
L'amore ossessivo e ossessionato di Florentino è parte importante, poiché la Mandorla crea un retrogusto pungente e golosamente fruttato che va a snellire il corpo dolce di Sulmona.

Un insolito triangolo amoroso che ha il sapore di un confetto.
Le due metà della mandorla tenute insieme da un guscio di zucchero che le avvolge strettamente.
L'amore prima.
E l'amore poi.
Ma sempre amore rimane.

"Era inevitabile: l'odore delle mandorle amare gli ricordava sempre il destino degli amori contrastati."
- Gabriel Garcia Marquez -

www.coquilleteparis.com Per scoprire tutte le Fragranze.

Tuberosis di Laboratorio Olfattivo

Tuberosis di Laboratorio Olfattivo. Tuberosis appartiene alla Masters' Collection e nasce per mano del Maitre Parfumeur Jean-Claud...